Clima ed energia. Meloni a tutto gas alla Cop29: fusione nucleare per il mondo green di domani

L'approccio è più che mai pragmatico. Al terzo giorno della conferenza di Baku (Cop29) sul clima la premier Giorgia Meloni ribadisce l'impegno dell'Italia a rispettare gli accordi di Parigi (2015) ma precisa: «La natura va difesa con l'uomo al centro. Un approccio troppo ideologico e non pragmatico su questo tema rischia di portarci fuori strada». Quindi sì al nucleare sicuro, senza rinunciare pregiudizialmente alle energie fossili, aumentando - beninteso - la produzione delle rinnovabili. (il Giornale)

Su altre fonti

Il Segreto Svelato Il Dilemma di Manuel de Lujan (SofiaOggi.com)

Ansa (Avvenire)

Il nome può far sembrare la questione meramente tecnica, ma non lo è. La Cop29 non sembrava essere partita bene: defezioni, poca attenzione mediatica, la rielezione di Trump. (la Repubblica)

Il pragmatismo «da madre» di Giorgia Meloni alla Cop29: «Mia figlia vivrà in un mondo migliore»

La strada giusta è quella della neutralità tecnologica, perché attualmente non esiste un’unica alternativa all’approvvigionamento da fonti fossili". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Cop29 di Baku (Tiscali Notizie)

Alla Cop29, ieri, è stato il giorno del sovranismo. Da un lato Giorgia Meloni, unica presente tra gli alfieri della destra radicale occidentale, che ha portato al tavolo delle trattative la sua visione della transizione, piena di gas e di soluzioni dalla dubbia efficacia. (il manifesto)

La premier chiude il suo intervento a Baku parlando di energia nucleare (Open)