Aurora e Giuseppe, ecco i nomi più scelti dai neo genitori siciliani

Aurora e Giuseppe, sono i nomi che i genitori siciliani preferiscono per i loro figli. Il nome maschile più scelto dai genitori a livello nazionale è Leonardo, che mantiene il primato conquistato nel 2018; al secondo posto, per la prima volta sul podio, si trova Edoardo, che conquista due posizioni sul 2022. Stabile Tommaso al terzo posto, mentre Francesco esce dal podio perdendo due posizioni e attestandosi al quarto posto. (Gazzetta del Sud)

Se ne è parlato anche su altri media

Il nostro territorio è quello che nel 2023 ha resistito meglio di tutti al fenomeno dell’inverno demografico registrando sette nati in più rispetto all’anno precedente: 2.232 contro 2.225, lo 0.3% in più. (CremonaOggi)

Si chiamano per lo più Leonardo e Sofia, i nomi più voga qui come nel resto d’Italia, ma soprattutto sono pochi. I nati nelle Marche nel 2023, in tutto 8.797, sono appena il 40% di quanti ne vennero al mondo sessant'anni fa (22.081 nati nel 1964), nella fase più prolifica del baby boom nazionale. (corriereadriatico.it)

Le differenze, però, sono sostanziali tra nord e sud Italia, così le regioni tra disparità e pari meriti ricoprono 16 posizioni di una classifica, da quella in cui nascono più bambini a quella in cui ne nascono meno. (Fanpage.it)

Calo delle nascite, l'appello della SIRU: «È sempre più urgente l’attivazione della Procreazione Medicalmente Assistita nei Livelli Essenziali di Assistenza, che stiamo aspettando dal 2017»

“Meno casa, meno lavoro, meno figli e più giovani costretti a emigrare per cercare di costruirsi un futuro. Sono numeri impietosi quelli che emergono dalle statistiche di questi giorni, dati che aprono una riflessione e fanno interrogare sull’urgenza improcrastinabile di risposte a una generazione sempre più in difficoltà a pensare a una famiglia e a un orizzonte collettivo”. (News Rimini)

Sono lontani i tempi del boom economico, della classi numerose, ma sono anche distanti gli anni a fine del secolo scorso quando nascevano più di 1000 bambini (1446 nel 1999 solo per dire). (newsbiella.it)

«Questo calo di natalità ha gravi conseguenze sull'equilibrio demografico, sul sistema pensionistico e sulla forza lavoro», commenta la professoressa Paola Piomboni, Presidente della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU) guardando ai recenti dati diffusi dall’ISTAT. (Vanity Fair Italia)