Omicidio a Corviale, fermato l'uomo sospettato di aver ucciso Cristiano Molè

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il Giornale INTERNO

L'omicidio si consumò a gennaio scorso alla periferia di Roma. L'arrestato è accusato anche del tentato omicidio di Massimo Pacchiarotti, detto "Er porpetta". A luglio erano finiti in carcere altri due complici (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

La Polizia di Stato, Squadra Mobile della Questura di Roma e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, nell’ambito di specifica attività di indagine coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma, nella serata di giovedì 17 ottobre, hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di uno dei presunti esecutori materiali dell’efferato omicidio di Cristiano Molè, avvenuto la sera dello scorso 15 gennaio e del tentato omicidio di Massimiliano Pacchiarotti, avvenuto lo scorso 15 maggio, entrambi nel quartiere di Corviale (Questure sul web)

Chi non lavorava per loro doveva comunque pagare. «Mi aveva chiamato senza un motivo particolare e con una pistola alla tempia mi ha costretto ad un rapporto orale», dice una donna che insieme al compagno è rimasta impigliata nella “rete” del trio composto da Manuel Severa, Marco Casamatta e Simone Di Matteo, arrestati con l’accusa di aver ucciso Cristiano Molè e di aver provato a far fuori anche Massimiliano Pacchiarotti (ilmessaggero.it)

"Mi ha chiamato senza un motivo particolare e con una pistola alla tempia mi ha costretto ad avere un rapporto sessuale". Nessun codice d'onore. (Virgilio)

A cura di Natascia Grbic 4 (Fanpage.it)

'Mi aveva chiamato senza un motivo particolare e con una pistola alla tempia mi ha costretto a un rapporto orale'. Sono le rivelazioni choc della pentita che ha permesso agli inquirenti di accertare... (Virgilio)

“Mi ha chiamato senza un motivo particolare e con una pistola alla tempia mi ha costretto ad avere un rapporto sessuale”. Nessun rispetto. Nessun codice d’onore. Solo prepotenza e violenza. Anche contro le donne. (Repubblica Roma)