Moldavia, vittoria risicata di Sandu. Il paese diviso a metà
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La manovra politica di Maia Sandu per consolidare il proprio consenso e per associare la propria figura al «sogno europeo» riesce solo a metà. Arrivata domenica sera a tre ore dalla chiusura dei seggi presso il Digital Center a Chsinau, dove l’attendono giornalisti e compagni di partito, le sue prime parole sono d’accusa: «Siamo di fronte a una frode senza precedenti». I risultati iniziali raccontano infatti di una sconfitta, almeno rispetto alle previsioni della vigilia: meno di dieci punti percentuali di distacco dal principale sfidante Alexandru Stoianoglo (partito dei Socialisti), ma soprattutto il referendum per inserire in costituzione l’ingresso nell’Unione europea che vede abbastanza nettamente in testa il “no”. (il manifesto)
Su altri giornali
Un “sì” risicato e al fotofinish, con un vantaggio di appena seimila voti che però permette alle istituzioni della Moldavia di introdurre le modifiche costituzionali necessarie per aderire all’Unione Europea. (Il Dubbio)
Ma teme pesanti interferenze nelle due settimane di campagna elettorale da parte di Mosca. – La Moldavia prosegue il suo cammino verso l’Unione Europea, ma con un terzo incomodo quanto mai ingombrante, ossia la Russia di Vladimir Putin. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Min lettura (Valigia Blu)
Dopo il referendum sull'adesione all'Unione Europea, in cui ha vinto il "Sì" con 11mila voti, i cittadini moldavi dovranno ora eleggere anche il nuovo presidente. Al primo turno, la presidente uscente Maia Sandu ha ottenuto il 42,45% delle preferenze e, ora, se la vedrà al ballottaggio del 3 novembre con Alexandr Stoianoglo, il candidato filorusso del Partito dei Socialisti (25,98% dei voti) ascolta articolo (Sky Tg24 )
Il piccolo paese ex Urss, diventato cerniera geopolitica dopo la guerra russa all'Ucraina, stacca idealmente il biglietto per l'Ue, con un'adesione che potrebbe giungere nel 2025. (il Giornale)
I cittadini della Repubblica di Moldova hanno votato lo scorso 20 ottobre a favore del referendum costituzionale sull’adesione all’Unione Europea, malgrado le forti ingerenze della Russia. Per le presidenziali i moldavi andranno al ballottaggio il prossimo 3 novembre (Osservatorio Balcani e Caucaso)