Michel Barnier, dai diritti musicali al governo francese
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Il presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron ha nominato Michel Barnier come nuovo primo ministro, incaricandolo di “costituire un governo di unità al servizio del paese e dei francesi”: ad annunciarlo, con una nota ufficiale, è stato l’Eliseo nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 settembre. La nomina - recita il comunicato - “arriva dopo un ciclo inedito di consultazioni nel corso delle quali, in conformità al suo dovere costituzionale, il presidente si è assicurato che il premier e il governo che verrà soddisferanno le condizioni per essere il più stabile possibile e avere le possibilità di unire il più ampiamente possibile". (musicbiz.rockol.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Barrier è un membro dei LR, o meglio della parte dei gollisti che hanno scelto – a differenza del loro presidente Eric Ciotti – di non allearsi formalmente con l’estrema-destra di Le Pen e Bardella alle ultime elezioni politiche. (Contropiano)
Gabriel Attal si riprende la sua libertà dopo 51 giorni di incarico svolto obtorto collo. Il premier francese, da ieri, non è più lui. (il Giornale)
L'esponente della destra repubblicana dovrà innanzitutto superare il voto di fiducia dell'Assemblea nazionale. Se dovesse riuscirci, lo aspettano la legge di bilancio e le proposte di riduzione della spesa pubblica richieste da Bruxelles PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
A due mesi esatti dalle elezioni legislative, Emmanuel Macron si è deciso a dare l’incarico per formare il nuovo governo francese. Macron disseppellisce il vecchio gollista Barnier e gli affida il governo, con l’appoggio di Le Pen. (Remocontro)
Il prescelto, 73 anni, è un politico francese di lungo corso, ex ministro dell’Ambiente nel Governo Balladur (1993-95), ministro delegato per gli Affari Europei nel Governo di Alain Juppé (1995-97) e Commissario europeo per la politica regionale e la riforma delle istituzioni (199-2004). (L'Opinione delle Libertà)
Per il capo dei socialisti Olivier Faure, si tratta di un “diniego di democrazia”. Il tutto in tempi stretti e senza alcuna garanzia di una maggioranza, visto che le sinistre sono insorte alla nomina di Barnier. (RSI.ch Informazione)