Gattara. La “cat lady” più famosa del mondo si schiera con Kamala Harris

In sé e per sé, gattara (più raramente si trova “gattaro”) è una donna che si prende cura dei felini randagi. Dall’altroieri la gattara più famosa del mondo è la superstar Taylor Swift, che forte dei suoi 284 milioni di follower ha postato su Instagram il suo sostegno alla candidata alla Casa Bianca Kamala Harris, firmandosi appunto Childless cat lady, gattara senza figli. Una chiara ritorsione nei confronti del numero due del ticket presidenziale repubblicano: JD Vance aveva detto, riferendosi alla Harris, che le childless cat ladies non possono rappresentare il futuro del Paese. (Avvenire)

Su altre testate

Dopo aver dato l’endorsement a Kamala Harris, la popstar più amata dagli americani ha chiesto ai milioni di fan di registrarsi per poter votare: c’è stato un picco di 35 mila persone che lo hanno fatto. (Corriere della Sera)

Nessun endorsement nel mondo dello spettacolo americano potrà mai essere potente come quello di Taylor Swift per la candidata alle presidenziali dei Democratici negli USA, Kamala Harris, ma altre star dello show business hanno deciso di uscire allo scoperto. (Movieplayer)

Incoraggiante in questo senso è l'analisi dei dati sui 67,1 milioni di telespettatori che hanno seguito martedì il dibattito in tv. In base ai dati di Nielsen, l'aumento dei telespettatori rispetto a giugno è legato alla fascia di età fra i 18 e i 54 anni che ha registrato un balzo del 50%. (Corriere del Ticino)

E così Taylor Swift sostiene Kamala Harris e centinaia di migliaia di persone si iscrivono alle liste elettorali americane per seguire il suo consiglio. Dall'altra parte lo stesso fenomeno è avvenuto con Hulk Hogan. (il Giornale)

L'endorsement si è fatto attendere, ma quando è arrivato ha sortito gli effetti sperati. Anzi, ancora di più, perché non è ancora possibile prevedere quanto il supporto pubblico di Taylor Swift alla candidata democratica alle presidenziali Kamala Harris influirà sulle scelte di voto degli americani il prossimo 5 novembre. (Cosmopolitan)

Un lieve vantaggio. A tanto ammonta il risultato favorevole a Kamala Harris nel dibattito televisivo di martedì con Donald Trump. È vero, l’ex presidente è scivolato su temi triti e implausibili della sua campagna come quello degli immigrati che mangiano i gatti o quello ancora peggiore dei governatori democratici che liquidano i bambini «nati dopo il nono mese» (sic!). (Milano Finanza)