Meloni rivendica le critiche a Ventotene: "Io insultata, sconvolta dalla reazione della sinistra"

A cura di Marco Billeci e Giulia Casula Nelle conclusioni approvate oggi dal Consiglio Ue a 26, "viene mantenuto il sostegno a Kiev e appoggiato gli sforzi americani per una pace giusta". Lo ha detto Giorgia Meloni parlando con i giornalisti a margine del summit con i 27 leader a Bruxelles. Sull'Ucraina la premier ha sottolineato l'importanza delle garanzie di sicurezza per Kiev, basate sull'estensione articolo 5 della Nato. (Fanpage.it)
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Quindi non è detto che non parta quest'invito alla presidente Meloni a breve". "Sarei onoratissimo e mi renderebbe felice avere la premier a Ventotene, se sarà possibile anche in occasione dell'Europa Festival in programma sull'isola dall'8 al 10 maggio. (Tiscali Notizie)
Il Sogno Quasi in risposta a queste polemiche, Roberto Benigni, durante il suo show Il Sogno trasmesso su Rai1, ha invece ribadito il valore del progetto europeo nato dal Manifesto di Ventotene. (LaC news24)
Dalla Camera al Senato, è continuato ieri lo scontro tra maggioranza e opposizione innescato dalle parole di Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene e sull’Europa. (Corriere della Sera)

Delle critiche di Giorgia Meloni al Manifesto di Ventotene e dell'impazzimento della sinistra, soccorsa a tempo record dal monologo di Roberto Benigni su Rai 1, se ne parla anche a PiazzaPulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7. (Liberoquotidiano.it)
Ha ragione Giorgia Meloni, quando dice che l'Europa che le piace non è quella descritta nel manifesto Negli ultimi giorni è scoppiata una polemica in Parlamento riguardo al manifesto di Ventotene. (il Giornale)
Non solo i parlamentari, anche intellettuali e giornalisti sono in preda a crisi isteriche per la lettura da parte del premier di alcuni passi del "Manifesto". Da Mauro a Giannini, da Veltroni a Saviano e Lerner: ecco le reazioni degli "indignati speciali" Non solo i parlamentari, che pure non si sono fatti parlare dietro quanto a reazioni sdegnate e scomposte oggi sintetizzate nel «provo disgusto» affidato da Matteo Renzi a un’intervista al Corriere della Sera, nella quale per lo meno non ha ritirato fuori il caro, vecchio «first reaction, shock!». (Secolo d'Italia)