Carceri minorili al collasso. A un anno dal dl Caivano il sistema è allo stremo
Un disastro: a un anno dal Decreto Caivano (15 settembre 2023), provvedimento bandiera della premier Meloni che, per combattere le cosiddette baby gang e il fenomeno dell’abbandono scolastico messi a fuoco allora dalla cronaca nel famigerato comune dell’hinterland napoletano, s’inventò un po’ di carcere in più per il piccolo spaccio e altre misure repressive per i giovani cresciuti all’ombra della camorra, il bilancio degli Istituti penali per minorenni è drammatico. (il manifesto)
Ne parlano anche altre testate
Il decreto Caivano nasce sull’onda emotiva degli stupri di due ragazzine nel Parco Verde. (Corriere della Sera)
Al 15 settembre 2024 erano 569 i ragazzi e le ragazze detenuti negli Istituti penali per minorenni (Ipm) italiani. È da febbraio che il dato supera costantemente le 500 presenze, arrivando ad oscillare tra le 560 e le 580 negli ultimi mesi. (Vita)
A ottobre 2022 le ragazze e i ragazzi detenuti negli istituti penali per minorenni italiani, gli ipm, erano 392. A settembre 2024 569, con un dato che da febbraio supera costantemente le 500 presenze. (Alley Oop)
Un rapporto dell'associazione Antigone denuncia: "Non avevamo mai visto nulla di simile". (Fanpage.it)
Il Museo archeologico nazionale di Taranto chiude settembre con il lusinghiero dato di 6.738 visitatori e un successo confermato dai “ sold out ” in tutte le iniziative di carattere culturale e scientifico proposte, ovvero concerti abbinati a percorsi archeologici tematici, laboratori e visite guidate. (Tarantini Time Quotidiano)
Il sistema italiano della giustizia minorile fino a qualche anno fa era preso come modello da altri Paesi d’Europa ma adesso mostra delle falle difficili da colmare in tempi brevi: sovraffollamento, disorganizzazione, carenza di personale e di progetti di reinserimento sociale lo hanno reso blindato, violento, solo repressivo, e per niente educativo, come invece dovrebbe essere, secondo la Costituzione e il buon senso. (Avvenire)