Da Schlein a Conte, i leader del campo largo alla festa di Avs: su Renzi e Ucraina è ancora scontro

Da Schlein a Conte, i leader del campo largo alla festa di Avs: su Renzi e Ucraina è ancora scontro Elly Schlein, Giuseppe Conte e Riccardo Magi hanno preso parte alla festa nazionale di Alleanza Verdi-Sinistra, insieme ai leader Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, in un incontro che ha tirato fuori anche alcuni dei punti critici del possibile ‘campo largo’. Restano tensioni sull’apertura a Matteo Renzi, e lo stesso vale per le posizioni in politica estera, soprattutto l’Ucraina. (Fanpage.it)

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Schlein alla Festa di Avs, interrotta dai contestatori: un imprevisto clamoroso (Liberoquotidiano.it)

Al termine dell'incontro Schlein, Conte, Magi, Bonelli e Fratoianni hanno brindato insieme con una birra. Il leader del Movimento 5 stelle Conte ha scherzato con i giornalisti, cercando di evitare le pozzanghere mentre si dirigeva verso lo stand: "Altro che campo largo, questo è un campo fangoso". (la Repubblica)

La corrispondenza di Francesca Biliotti (San Marino Rtv)

Guerra in Ucraina, fischi per Magi alla festa di AVS: "Non rinuncio a parlare"

Dal palco, i rappresentanti dell'associazione 'Italiani senza cittadinanza', hanno avanzato la loro richiesta – già anticipata dal segretario di +Europa, Riccardo Magi – ai leader dell’opposizione, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli: sostenere la raccolta delle firme per il referendum abrogativo dell'attuale legge sulla cittadinanza. (la Repubblica)

Qui i cinque leader (Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Elly Schlein, Giuseppe Conte e Riccardo Magi) si ritrovano reduci dalla votazione del Ddl sicurezza alla camera. L’ultima foto risale alla festa bolognese dell’Anpi. (il manifesto)

Qualche momento di tensione alla festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra quando si arriva sui temi della politica internazionale. Le prime scintille nascono tra il segretario di +Europa Riccardo Magi e Giuseppe Conte in merito alle elezioni presidenziali americane e la figura di Trump, per poi spostarsi sul tema della guerra in Ucraina (La Stampa)