Femminicidio, la testimone: lei era a terra, c'era tanto sangue, i colleghi hanno fatto di tutto per salvarla

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Morti sul lavoro

«Ho sentito gli spari, fortissimi, avevo paura ma sono uscita in strada ugualmente. Lei era a terra, piena di sangue, i due colleghi che erano con lei sono subito accorsi chiedendo aiuto, è stato orribile». Nella mente ha ancora l'immagine della donna che gli è morta davanti agli occhi, Giulia Turco, 30enne residente proprio su via degli Orseoli al Portuense, dove Manuela Petrangeli è stata uccisa con un fucile dall'ex Gianluca Molinaro. (Corriere TV)

Se ne è parlato anche su altri media

L’uomo, che dopo l’omicidio compiuto con un fucile a canne mozze in via degli Orseolo -poco distante dalla clinica dove lavorava la donna - si è costituito consegnando l’arma, a quanto si apprende ha trascorso la notte all’ospedale Sant’Eugenio per un malore. (Adnkronos)

(Adnkronos) – E’ stato trasferito questa mattina nel carcere di Regina Coeli Gianluca Molinaro, l’uomo che ieri pomeriggio a Roma ha ucciso la fisioterapista 51enne Manuela Petrangeli, ex compagna e madre di suo figlio. (CremonaOggi)

Non soltanto la città di Roma, ma tutta la comunità laziale, piange Manuela Petrangeli e si stringe attorno al figlio che lascia. Dobbiamo intervenire con fermezza, per prevenire questo fenomeno inaccettabile cominciando dai più giovani, diffondendo una cultura del rispetto assoluto nei confronti delle donne”. (Agenzia askanews)

Manuela Petrangeli uccisa dall'ex, la rabbia della mamma: «Maledetto, mi farò giustizia da sola»

FEMMINICIDIO IN STRADA. Un uomo di 53 anni, Gianluca Molinaro, operatore socio sanitario, ha ucciso in mezzo alla strada a Roma con un fucile a canne mozze (che deteneva senza porto d'armi) l'ex compagna Manuela Petrangeli, 51 anni, fisioterapista. (Today.it)

Non è andata in via degli Orsoleo a vedere il corpo straziato della figlia, uccisa con due fucilate al petto dal suo ex compagno Gianluca Molinaro. Patrizia è la madre di Manuela Petrangeli, è rimasta chiusa nella sua casa, attorno i parenti più stretti. (Repubblica Roma)

«Maledetto, maledetto da Dio», grida mamma Patrizia accudita da parenti e amici. Uno strazio che scuote e si diffonde pesante in via Angelo Mai nel primo pomeriggio, quando i gatti dormono e i bambini leggono la notizia sul cellulare. (ilmessaggero.it)