Povia cacciato dalla festa patronale di Nichelino, il sindaco: “Idee inaccettabili”
Il Sindaco di Nichelino, Giampiero Tolardo, ha deciso di cancellare il concerto di Povia dal cartellone dei festeggiamenti per la festa del Patrono - San Matteo - nonostante fosse già in programma. Le sue motivazioni sono molto chiare e riguardano proprio le idee espresse negli anni dall'artista de I bambini fanno oh che vanno in una direzione ben precisa. "Idee inaccettabili, lontane dai valori della democrazia", ha spiegato il Primo Cittadino, che così annulla lo spettacolo numero 40 di Giuseppe Povia che però si è già esibito in circa 100 concerti. (DiLei)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Tirano venti di odio. Tanti democratici si riempiono di parole di libertà, democrazia e inclusione e poi escludono chi ha un pensiero diverso dal loro" aveva denunciato cantante Povia, spiegando di essere stato estromesso dal palinsesto dell'organizzazione a contratto firmato. (La Repubblica)
Continua il botta e risposta tra Giampiero Tolardo, primo cittadino di Nichelino, e il cantante Povia per via dell’esclusione di quest’ultimo dalla festa patronale in cui, l’artista, si sarebbe dovuto esibire il prossimo 20 settembre. (Il Fatto Quotidiano)
In Sicilia, invece, è stato (Secolo d'Italia)
Nicco: "Nichelino come l'Unione Sovietica" Ieri il botta e risposta a distanza che ha coinvolto il generale Vannacci e l'esponente dem Berruto: le polemiche attorno al caso Povia non accennano a placarsi, dopo la decisione del sindaco Giampiero Tolardo di escludere il cantante dalla giura del talent del 20 settembre a Nichelino per le sue posizioni no vax e antiabortiste. (TorinOggi.it)
È accaduto nei giorni scorsi a Nichelino, alle porte di Torino. Se fosse un titolo di giornale potrebbe tranquillamente essere Il nichilismo di Nichelino. (Radio Radio)
Continua a far discutere l’esclusione di Povia dalla festa patronale di Nichelino. Proprio come aveva fatto il cantautore domenica, quando aveva annunciato di essere stato cacciato «perché mi hanno appiccicato l’etichetta di destra». (Corriere TV)