Salta il vertice di maggioranza: non c’è accordo sulle nomine Rai, Election day e commissario Ue

L’accordo non c’è. Salta il vertice di maggioranza tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, probabilmente a mercoledì 7 agosto a margine dell'ultimo Consiglio dei ministri previsto prima delle ferie. "Verrà fissato a breve”, si limita a dire il vicepremier Matteo Salvini. E intanto restano in forse le nomine per il nuovo cda della Rai. Si discute ancora sull’Election day per le prossime regionali e tiene ancora banco la questione legata al commissario di peso in Ue. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Il vertice di maggioranza? "Ne hanno parlato solo i giornali. C'è tempo, ci vedremo al Cdm. (Civonline)

L'appello è stato infatti firmato dai capigruppo in commissione di vigilanza rai di opposizione: Stefano Graziano (Pd), Dario Carotenuto (M5s), Maria Elena Boschi (Iv), Angelo Bonelli (Avs), Giuseppe De Cristofaro (Avs), Maria Stella Gelmini (Azione). (Tiscali Notizie)

Rai, Tajani: "Non è previsto nessun vertice, in Cdm domani altre priorità" 06 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)

Rai: Pd-M5S-Iv-Avs-Azione, 'nomine vertici solo dopo riforma governance' (2)

Appare evidente l'impasse sull'assetto dei nuovi vertici di viale Mazzini. «Rai patrimonio pubblico da tutelare e rilanciare. (La Stampa)

Sembrano essere ancora in alto mare le nomine per il nuovo Cda della Rai. “Sui giornali si leggono tante robe, magari verrà fissato a breve”, ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine del sopralluogo al cantiere delle opere di riqualificazione dell’Autodromo di Monza. (Il Fatto Quotidiano)

"Per queste ragioni" i capigruppo dell'opposizione rivolgono un invito "a tutte le forze politiche di procedere ad un confronto per una riforma organica della governance della Rai nella direzione del Media Freedom Act prima di procedere alla nomina dei nuovi vertici per evitare una ennesima lottizzazione e per consentire al servizio pubblico di rilanciarsi nella sua mission preservando le proprie prerogative di pluralismo, autonomia e indipendenza nell'interesse generale della libera informazione come garantito dalla nostra Costituzione". (Civonline)