Il rapporto Antigone: carceri minorili mai così affollate, e in cima alla “classifica” c’è ancora il Beccaria di Milano

– Materassi a terra, brandine da campeggio. Continui trasferimenti. Quando si può scegliere chi far migrare da un istituto a un altro, a causa del sovraffollamento che raggiunge per la prima volta il 110 per cento, a essere sradicati dal territorio sono quasi sempre i ragazzi stranieri non accompagnati. Sono loro i primi a cui il sistema è pronto a rinunciare, ancora una volta. Un vissuto traumatico alle spalle, continuano il loro viaggio in un Paese che per loro non trova alternativa. (IL GIORNO)

Su altri media

A settembre 2024 569, con un dato che da febbraio supera costantemente le 500 presenze. A ottobre 2022 le ragazze e i ragazzi detenuti negli istituti penali per minorenni italiani, gli ipm, erano 392. (Alley Oop)

È da febbraio che il dato supera costantemente le 500 presenze, arrivando ad oscillare tra le 560 e le 580 negli ultimi mesi. Sono alcuni dei numeri del dossier “A un anno dal decreto Caivano” di Antigone, sull’emergenza negli Ipm, presentato oggi a Roma, presso l’Associazione stampa romana. (Vita)

In 22 mesi la popolazione nelle carceri minorili è quasi raddoppiata, portando alla chiusura del sistema e a sempre più frequenti rivolte, arrivando a snaturare velocissimamente lo stesso senso della giustizia minorile. (Fanpage.it)

Un disastro: a un anno dal Decreto Caivano (15 settembre 2023), provvedimento bandiera della premier Meloni che, per combattere le cosiddette baby gang e il fenomeno dell’abbandono scolastico messi a fuoco allora dalla cronaca nel famigerato comune dell’hinterland napoletano, s’inventò un po’ di carcere in più per il piccolo spaccio e altre misure repressive per i giovani cresciuti all’ombra della camorra, il bilancio degli Istituti penali per minorenni è drammatico. (il manifesto)

L'esterno dell'Istituto penale minorile "Cesare Beccaria" di Milano - ANSA (Avvenire)

Il decreto Caivano nasce sull’onda emotiva degli stupri di due ragazzine nel Parco Verde. (Corriere della Sera)