Ryanair contro Fiumicino, "Non siamo costretti a volarci"

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ECONOMIA

Ryanair, la compagnia aerea low cost irlandese, ha recentemente lanciato un duro attacco contro la gestione dell'aeroporto di Roma Fiumicino. Il CEO Eddie Wilson, in un'intervista al Corriere della Sera, ha criticato aspramente la politica sulle tasse aeroportuali, definite folli e insostenibili. La compagnia ha annunciato l'intenzione di abbandonare gli scali di Fiumicino e Ciampino, con la rimozione di un velivolo dallo scalo di Fiumicino nell'estate del 2025, riducendo così l'investimento stimato di 100 milioni di dollari. Inoltre, Ryanair non prevede una crescita nel traffico di Ciampino per l'anno in corso.

Il braccio di ferro con il governo italiano riguarda il limite imposto ai voli e l'aumento dell'addizionale comunale e dei costi aeroportuali. Wilson ha sottolineato che l'aumento dell'addizionale comunale graverà sui passeggeri, limitando gli investimenti della compagnia in Italia e impedendo l'apertura di nuovi collegamenti. La consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, ha espresso il suo stupore di fronte a questa provocazione, ricordando che Fiumicino serve Roma, una delle città più importanti al mondo.

Ryanair, presente capillarmente in tutta Europa, ha inviato un messaggio chiaro al governo italiano: l'aumento delle tasse comunali limiterà la crescita della compagnia nel paese. La situazione resta tesa, con Ryanair che minaccia di ridurre ulteriormente la sua presenza negli aeroporti romani se non verranno riviste le politiche fiscali attuali.