Trump vince anche sull’aborto, in Florida non passa il referendum per portarlo a 24 settimane

Il diritto all’aborto è diventato un simbolo del duello Trump-Harris, soprattutto dopo il primo e unico confronto televisivo tra i due candidati. Dopo lo scivolone rimediato negli studi di Abc News da The Donald, il tema si era rivelato una cartina di tornasole favorevole a Kamala Harris. Ma le cose cambiano velocemente, e così, dopo le elezioni del 5 novembre, il diritto all’aborto si conferma una cartina di tornasole, ma nella direzione del tycoon, che nelle stesse ore diventava per la seconda volta presidente degli Stati Uniti d’America. (Demografica | Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

– A oltre due anni di distanza dalla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di porre fine alla sentenza che garantiva il diritto all’aborto, gli elettori di 10 stati hanno espresso il loro voto per consolidare questo diritto nelle loro costituzioni statali. (Agenzia askanews)

Emendamenti a favore dei diritti all'aborto sono stati approvati in Arizona, Colorado, Maryland, Montana, Missouri, New York. (Fanpage.it)

Nello Stato guidato dal repubblicano Ron DeSantis non si raggiunge il quorum, ragion per cui resta il divieto dopo sei settimane. Quelli chiamati ad esprimersi sono stati Montana, Arizona, Missouri, Nebraska, Colorado, Florida, Maryland, Nevada, New York e South Dakota. (Il Giornale d'Italia)

Referendum aborto bocciato in Florida, resta vietato dopo le 6 settimane, vince il sì in Arizona, Missouri e Colorado

Il movimento Pro Life americano ha inoltre vinto battaglie cruciali in Florida, Nebraska e Sud Dakota, dove sono stati bocciati gli emendamenti costituzionali per estendere la legislazione pro-aborto. (Adnkronos)

Vittoria dei sostenitori dell'interruzione di gravidanza in sette Stati. In in Arizona, Missouri, Montana e Nevada la maggioranza si è espressa comunque per Trump (Open)

Sono dieci gli Stati americani che oltre a votare per il nuovo presidente si sono espressi anche sulla possibilità di inserire il diritto all'aborto nelle loro Costituzioni, anche se con quesiti referendari e soglie differenti: i sostenitori del diritto all’aborto vincono in 7 Stati, sconfitti in tre. (La Stampa)