Il caso di Sulmona, un bambino di 4 anni lasciato senza cibo in mensa per un debito di meno di 9 euro

L’uomo ha raccontato al Messaggero: «Ho trovato mio figlio di quattro anni in lacrime, umiliato davanti a tutta la classe. I maestri gli hanno rimediato qualche gnocco dai piatti degli altri bambini». Quando si è trattato di servire il pranzo, gli operatori gli hanno “bloccato” il servizio. «Non mi è arrivata nessuna comunicazione sul portale Ristocloud dell’esaurimento del credito e io, francamente, non me ne sono accorto» ha detto ancora l’uomo. (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altre testate

Un pasto negato per un pugno di spicci, nonostante la smentita del Comune di Sulmona che ha evidenziato la regolare somministrazione dei pasti nelle giornate di giovedì 7 e venerdì 8 novembre. Il bambino di quattro anni rimasto a bocca asciutta in una scuola materna di Sulmona per un “debito” di otto euro della famiglia nei confronti della mensa scolastica ha fatto rumore. (ilGerme)

I genitori dimenticano di pagare il pasto e il bambino rimane con la tovaglietta vuota, perché viene “saltato” durante la distribuzione del cibo nella mensa. Una situazione spiacevole, che si è verificata lunedì 11 novembre nella scuola dell'infanzia Don Antonio di Nello di Sulmona, in provincia dell'Aquila. (quimamme.corriere.it)

Un bambino è rimasto senza pasto all’asilo a Sulmona, in provincia dell’Aquila. La reazione della famiglia contattata dai nostri microfoni (Abruzzo Cityrumors)

Bimbo di quattro anni lasciato senza pranzo a mensa per un debito di nove euro: "Era in lacrime". Il Comune smentisce

L'episodio avvenuto in un asilo dell'Aquilano (LAPRESSE)

Innanzitutto il carattere del servizio mensa, che è servizio di prestazione a domanda individuale, richiede l’iscrizione degli alunni ad un apposito portale denominato Ristocloud, attraverso il quale i genitori possono controllare in tempo reale eventuali morosità. (Rete5.tv)

Come riporta Il Fatto Quotidiano, il bambino è stato così isolato mentre gli altri compagni mangiavano. Una scena davvero molto triste. “Ho trovato mio figlio in lacrime, umiliato davanti a tutta la classe – ha raccontato a Il Messaggero – Gli insegnanti gli hanno offerto qualche gnocco avanzato, ma non hanno potuto dargli il secondo previsto dal menu”. (Tecnica della Scuola)