Il Papa contro chi ai figli preferisce cani e gatti
«Forse queste famiglie preferiscono avere un gatto o un cagnolino, invece di un figlio». Papa Francesco denuncia le «leggi di morte» che limitano le nascita, e - durante il suo viaggio in Indonesia - torna ancora una volta a prendersela con le famiglie che, piuttosto che mettere al mondo figli, preferiscono tenere in casa animali da compagnia. Nel suo discorso al Palazzo presidenziale di Giacarta, parlando alle autorità e alla società civile del Paese del fatto che oggi «una parte considerevole dell’umanità viene lasciata ai margini, senza i mezzi per un’esistenza dignitosa e senza difesa per far fronte a gravi e crescenti squilibri sociali, che innescano acuti conflitti», il Papa ha aggiunto 'a bracciò: «E come si risolve questo? Con una legge di morte, limitando le nascite. (Gazzetta di Parma)
Se ne è parlato anche su altri giornali
«Ne deriva che una parte considerevole dell'umanità viene lasciata ai margini, senza i mezzi per un'esistenza dignitosa e senza difesa per far fronte a gravi e crescenti squilibri sociali, che innescano acuti conflitti» ha aggiunto il Pontefice: «E come si risolve questo? Con una legge di morte, limitando le nascite. (Corriere TV)
Dal suo viaggio in Indonesia, il Pontefice condanna le leggi che limitano le nascite (“leggi di morte”) e conferma la sua idea sulla crisi demografica: non gli stipendi troppo bassi o uno scarso work-life balance, in alcuni Paesi, come l’Italia, non si fanno figli perché: “Forse queste famiglie preferiscono avere un gatto o un cagnolino, invece di un figlio”. (Demografica | Adnkronos)
Il Pontefice è infatti tornato a criticare la scelta delle famiglie di adottare un cane anziché fare figli. (Kodami)
Le parole del Papa "Forse queste (Secolo d'Italia)
Natalità, Papa: "Leggi di morte limitano nascite, si preferiscono cani e gatti" 04 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Il Pontefice lo ha ribadito nel corso della sua visita in Indonesia, dove ha incontrato il presidente Joko Widodo, quando ha fatto riferimento a quelle “leggi di morte che limitano le nascite“, assolvendo il popolo indonesiano da tale accusa, ma senza dimenticare la sua condanna a tutte le persone che preferiscono un gatto a un bambino. (Virgilio Notizie)