Colpita base Unifil, quattro italiani feriti. E su Beirut è un inferno

Terzo attacco alla base militare di Chama nel sud del Libano in pochi giorni. E quattro militari italiani feriti in maniera lieve dopo il lancio di razzi probabilmente da parte di Hezbollah o di gruppi affiliati. Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu Unifil, non si sbilancia sull’intenzionalità o meno dell’attacco, ma invita per l’ennesima volta le parti al cessate il fuoco: «Non sappiamo al momento se quest’ultimo attacco a Chama sia intenzionale o no. (il manifesto)

Ne parlano anche altri giornali

“Quelli che hanno colpito la base Unifil “dovrebbero essere due missili, da quello che si vede, lanciati da Hezbollah. Ancora una volta è inaccettabile quello che sta accadendo e così come abbiamo detto a Israele di prestare la massima attenzione”, così “diciamo con altrettanta fermezza a Hezbollah che i militari italiani non si possono toccare. (Il Fatto Quotidiano)

Colpiti probabilmente da un razzo di Hezbollah. In fiamme l'officina dei veicoli Cinque militari italiani sono sotto osservazione nell'infermeria della base e le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni (AGI - Agenzia Italia)

Ancora una volta, è inaccettabile quello che sta accadendo".Tajani, poi, ha detto che "pare che nessuno di questi abbia ferite gravi. A margine del convegno Anci in corso oggi a Torino, rispondendo a una domanda sulla notizia di quattro militari italiani feriti, Tajani ha confermato: "Sì, dovrebbero essere due missili. (il Dolomiti)

Le aperture dei quotidiani italiani e stranieri di oggi, sabato 23 novembre

Libano, attacco a Unifil, Tajani: "Italiani non si toccano. Se non sanno usare armi facciano altro" (La Stampa)

Cosa si sa di questa escalation? «Stiamo cercando di capire se gli attacchi siano deliberati o meno. Le battaglie infuriano lungo tutta la Blue Line e la guerra è sempre più vicina alle forze di pace. (ilmessaggero.it)

Le aperture dei quotidiani italiani e stranieri di oggi, sabato 23 novembre (TUTTO mercato WEB)