Perché è ricomparsa la poliomielite a Gaza e come funziona la campagna vaccinale

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Focus ESTERI

È iniziata la campagna vaccinale contro la poliomielite a Gaza: dovranno essere raggiunti almeno 640.000 bambini al di sotto dei dieci anni per garantire una copertura totale del 95%. È la più grande iniziativa sanitaria avviata nella Striscia dopo l'inizio della guerra, ormai 11 mesi fa, e l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi l'ha già definita "una delle più complesse al mondo". (Focus)

Ne parlano anche altre testate

" WASHINGTON, 05 SET " La Casa Bianca stima che finora 189 mila bambini abbiano ricevuto il vaccino antipolio a Gaza: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John... (Virgilio)

Va avanti la vaccinazione di massa contro la poliomielite a Gaza. L'obiettivo è arrivare a 640mila minori: una campagna difficile nel contesto della guerra, per la quale l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha raggiunto negli scorsi giorni un accordo con Israele per concedere pause umanitarie e consentire agli operatori sanitari di somministrare i vaccini in sicurezza. (Today.it)

« Il rischio della diffusione della polio a Gaza e oltre, in particolare nei paesi vicini, rimane alto» avverte Adele Khodr, direttrice regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, ricordando che dopo 25 anni in cui non ci sono stati casi, ora «dalle profondità delle acque reflue non trattate e delle macerie, la minaccia invisibile è tornata» e che «finora è stato confermato un caso di polio in un bambino di 11 mesi». (Corriere del Ticino)

Sanno che non c'è tempo da perdere per proteggere i loro figli. (UNICEF Italia)

La crisi umanitaria a Gaza è fuori controllo; è stata superata la drammatica soglia di 40 mila morti, mentre più di 2 milioni di persone (il 90% del totale dei residenti) sono costrette a vivere in condizioni terribili. (Diocesi di MIlano)

(Adnkronos) – Primo giro di boa per la campagna della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”. “Quest’estate – spiega il Presidente della LNI, Donato Marzano – abbiamo portato a bordo di ventuno barche a vela che lo Stato ci ha affidato centinaia di giovani e di persone con fragilità che hanno visto per la prima volta le loro città dal mare. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)