I piccoli vantaggi su casa, famiglia e sanità. Per pensioni e fisco riforma rinviata
La manovra delle proroghe: cuneo, Irpef, social card. Dei tagli: ministeri, enti locali, ecobonus. Delle tasse: il canone Rai aumenta, le detrazioni scendono. Dei “prestiti”: quelli da banche e assicurazioni. Delle briciole: a sanità e pensioni, con appena 1,8 euro in più alle minime. E dei grandi ritorni: il bonus bebè. La terza legge di bilancio da 30 miliardi del governo Meloni galleggia sul f… (la Repubblica)
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Inserisci l'indirizzo Email a cui inviare il pdf: 1) Legge di bilancio 2025: irpef a tre aliquote (Fiscoetasse)
La manovra passa alla Camera con 204 voti a favore e 110 contrari. Il testo poi andrà al Senato per l'approvazione definitiva il 28 dicembre. Dal lavoro all'agricoltura, dalle infrastrutture agli interventi per ammodernare la rete ferroviaria, ma anche siccità, Pfas, concessioni elettriche e blue economy. (L'Unione Sarda.it)
La revisione del taglio del cuneo fiscale introduce un bonus per i dipendenti con redditi fino a 20 mila euro, accompagnato da una detrazione progressivamente decrescente per chi guadagna tra 20 mila e 40 mila euro. (La Stampa)
Le principali novità fiscali si concentrano su tagli e interventi mirati, come nuove regole sulle detrazioni, misure anti-evasione, come l'obbligo di tracciabilità per le spese deducibili, e la conferma della struttura delle aliquote Irpef (QuiFinanza)
La manovra da 28 miliardi che ha incassato il via libera della Camera e veleggia ora verso l’approvazione definitiva da parte del Senato (attesa per il 28 dicembre) è di certo ispirata alla massima prudenza per quel che riguarda i conti pubblici, ma prevede al tempo stesso importanti novità, in parte già presenti nel testo originario varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 15 ottobre, in parte introdotte nel corso dell’esame da parte della Commissione Bilancio della Camera, recepite poi dall’aula. (Il Sole 24 ORE)
«Molti parlano di dettagli ma il cuore c'è e il bilancio pure. L'Italia torna a essere rispettata come seria e responsabile». Giancarlo Giorgetti respira. Montecitorio ha detto sì alla legge di bilancio e il via libera definitivo di palazzo Madama del 28 dicembre è solo una formalità. (Avvenire)