Milano negli occhi dei fotografi | Segui l'intervista a Galimberti e Hänninen

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il Giornale INTERNO

"Cerco di creare un dialogo con il luogo, io lo esploro, lui mi rimanda delle cose". A dare la traiettoria per un’osservazione meditativa di Milano sono le parole di Gabriele Basilico, il fotografo che più di ogni altro seppe leggere le trasformazioni della città. Allo speciale evento organizzato da ilGiornale nell'ambito del proprio cinquantenario, il racconto di Milano passa proprio attraverso gli occhi di due grandi fotografi che nel tempo hanno immortalato la città e i suoi cambiamenti: Elena Galimberti e Giovanni Hänninen. (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

Non lo è per antico statuto e per vocazione. Milano non è una città chiusa. (il Giornale)

Ha delineato un paradigma nel quale l'estetica e il design si raffrontano con le implicazioni geopolitiche e ambientali dei fenomeni urbani. La sua architettura, espressione di un rinnovato modo di intendere e vivere la città, ha plasmato Milano e fatto scuola. (il Giornale)

Un salto nel tempo di quindici anni e intorno a piazzale Loreto si radunerà il triplo degli abitanti che adesso vivono sui Navigli. Secondo gli ultimi dati disponibili dell'unità statistica del Comune, elaborati nel 2022 su base 2019, tra quindici anni Milano aumenterà la sua popolazione di 61.612 unità per arrivare a un milione e 483mila abitanti. (il Giornale)

Immaginare la città del futuro con lo sguardo alla metropoli italiana che, più di altre, incarna il dinamismo delle trasformazioni urbane. Nell’ambito delle celebrazioni per il proprio cinquantenario, il Giornale continua il suo viaggio itinerante lungo l’Italia che produce, investe e sogna in grande. (il Giornale)

A dialogare sul tema sono Marco Aldeghi (Responsabile DT Milano e Lombardia Nord di Banco BPM), Luigi Arcozzi (Responsabile Mobility & People retail services and Cards di Enilive), Andrea Gibelli (Presidente di Gruppo FNM) e Lorenzo Rossi (AD di Movyon Gruppo Autostrade per l'Italia). (il Giornale)

Sarà italiana o europea? Per tutti o per pochi? Da vivere o da visitare? Non ci sono risposte codificate, ma questi interrogativi diventano sempre più impellenti e ineludibili per una metropoli che da sempre rincorre l'avvenire e in alcuni casi lo anticipa. (il Giornale)