Turchia e Siria, i morti sono più di 22mila. Gli Usa sospendono l'embargo a Damasco

Il bilancio dei morti nel devastante terremoto di questa settimana in Turchia è salito a 18.342, riferiscono le autorità turche, secondo cui i feriti sono almeno 72.424. Sommando al conteggio di oltre 3.300 decessi in Siria, il bilancio complessivo ha superato le 22.375 vittime. Le speranze di trovare sopravvissuti sotto le macerie cominciano ad affievolirsi, ma le ricerche continuano. Un ragazzo di 17 anni è stato estratto vivo, e in gran parte illeso, da sotto le macerie di un edificio crollato dopo il terremoto nella città turca di Gaziantep (Italia Oggi)

Ne parlano anche altre testate

Minuto, 56 secondi di lettura È sbarcato ieri mattina ad Adana, in Turchia - colpita nella parte meridionale del Paese, insieme con il Nord della Siria, da un forte terremoto di intensità fino al grado 7.9 della scala Richter - il contingente di 50 Vigili del fuoco dei team Usar (Urban Search and Rescue) di Toscana e Lazio partito dall'aeroporto di Pisa, a bordo di un aereo C130 dell'Aeronautica militare. (Ministero dell'Interno)

Il governo di Ankara ha già annunciato di aver pianificato la ricostruzione delle zone colpite (AGI - Agenzia Italia)

Le autorità stanno cercando di dirottare tutto il traffico marittimo verso altri scali come quello di Mersin. Il terremoto ha fatto grossi danni a Iskenderun, sono crollati decine di palazzi compresa una importante cattedrale cattolica del 19esimo secolo, la Chiesa dell'Annunciazione. (Repubblica TV)

"Non ci sono parole per commentare quanto accaduto per il terremoto in Turchia e Siria. La località turca è una metropoli da 1 milione di abitanti che è stata epicentro del devastante terremoto che ha sconvolto 10 province della Turchia e parte della Siria, provocando, ad oggi, mentre ancora si scava e si trovano persone in vita sotto le macerie, 24mila morti. (il Resto del Carlino)

Sono almeno 75.780 le persone che sono state evacuate dalle regioni del sud della Turchia. Lo riferiscono i funzionari locali e le fonti mediche. (Open)

Dopo la prima scossa registrata nella notte tra il 5 e il 6 febbraio di magnitudo pari a 7.9, anche in Italia è stato attivato l’allerta tsunami “rosso”. Alle 2:26, ora italiana, di lunedì 6 novembre, il Dipartimento di Protezione Civile aveva diramato un’allerta tsunami relativo al rischio di una possibile onda di maremoto con un’altezza s. (AmbienteInforma)