Il Parlamento esautorato. Una manovra "blindata": ma così si bypassa il bicameralismo
Somiglia a quelle società sportive nobili decadute questa legge di Bilancio 2025 che stamani avvia in Senato l’ultimo tratto accelerato e che, in nemmeno 36 ore, dovrebbe arrivare all’ok finale. Da “legge-regina” dell’anno politico – che un tempo per tre mesi, da ottobre, monopolizzava di fatto il Parlamento – si sta trasformando sempre più in un rito stanco, animato da sporadici sussulti. «La manovra arriva blindata in Parlamento, non siamo più una repubblica parlamentare». (Avvenire)
Ne parlano anche altre fonti
Una manovra che guarda alla crescita, tenendo fermi i due capisaldi di metodo e di merito: serietà e riduzione della tasse. (Secolo d'Italia)
È stato avviato ieri, 23 dicembre, l'esame del ddl Bilancio presso la 5ª Commissione permanente del Senato (A.S. 1330). (MySolution)
Nel frattempo, il relatore della manovra in Commissione bilancio del Senato, Guido Liris (FdI), ha annunciato di essersi dimesso vista l’impossibilità di poter lavorare sul provvedimento in Commissione per i tempi strettissimi rimasti a Palazzo Madama per la seconda lettura. (Agenzia askanews)
Appena mezz’ora di discussione, poi i lavori si fermano: la manovra va in aula al Senato senza il mandato al relatore. Succede tutto in commissione Bilancio, dove l’esame della terza Finanziaria del governo Meloni si riduce a una formalità. (la Repubblica)
Manovra, avanti tutta, ma gli orizzonti sono più larghi e di ampio respiro. Lo stiamo facendo con l'Ires premiale e con il taglio del cuneo fiscale", annuncia il ministro degli Affari esteri, vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, (Secolo d'Italia)
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