La neurologa mussomelese salva una donna intossicata dal botulino in fin di vita
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mussomeli – Prima relazione di aiuto e poi tecnici di patologie. Questo dovrebbero essere i medici. E nel caso della dottoressa Marzia Corbetto, le due cose assieme le hanno permesso di salvare la vita a C. G., la paziente 65enne intossicata da una zuppa di carciofi. La stessa che invece era costata la vita alla mamma 90enne. Il fatto è accaduto al “Sant’Eugenio” di Roma dove la dottoressa Corbetto, 41 anni e mussomelese d’origine, svolge la sua professione di neurologa, dopo avere studiato Medicina al Campus Biomedico della capitale, dove si era già distinta per le sue spiccate qualità umane. (castelloincantato.it)
La notizia riportata su altri media
“La donna si stava spegnendo sotto i nostri occhi, senza più conoscenza, con il volto paralizzato, la respirazione ansimante, incapace di deglutire e tenere gli occhi aperti: eravamo disperati quando, a un tratto, prima è sopraggiunto il sospetto poi l’illuminazione: “può essere stato il botulino”, mi sono detta, quindi, è cominciata la corsa contro il tempo per far arrivare in ospedale il siero … (Repubblica Roma)
"Pensavamo fosse un virus intestinale. Ma il venerdì mia suocera stava talmente male che abbiamo chiamato l’ospedale. L’hanno ricoverata e l’indomani è morta. Una tragedia. Nel frattempo, Paola stava sempre peggio, aveva iniziato a sbiascicare, ad avere le palpebre basse a non respirare bene”. (Fanpage.it)
La vicenda risale a settembre ma è uscita alla ribalta sulle pagine di cronaca nera solo ora. Una pensionata di Roma a fine settembre aveva acquistato una zuppa fresca ai carciofi in un supermercato ed è deceduta a causa di un’intossicazione alimentare per botulino. (Fruitbook Magazine)
La figlia, che aveva assaggiato la stessa minestra, è stata ricoverata in ospedale. Marzia Corbetto, neurologa del Sant’Eugenio, racconta al quotidiano come sono riusciti a salvare dalla morte la 65enne. (ilmessaggero.it)
È sconvolta per il dramma che ha colpito la sua famiglia: una vellutata ai carciofi infettata dal botulino - comprata al banco frigo di un supermercato vicino a casa - le ha ucciso la madre e per poco non ha stroncato anche lei. (Repubblica Roma)
Non uscire, o uscire molto meno, è la 'nuova normalità' post Covid. Le cene? Averne fatte più spesso a casa in famiglia, nei lockdown, rispetto al passato ha avuto come vantaggio anche un aumento della qualità del tempo trascorso con i propri cari a tavola. (Sbircia la Notizia Magazine)