Fondazione GIMBE. Crisi senza precedenti del personale sanitario: persi oltre € 28 miliardi in 11anni

Il sistema sanitario nazionale italiano è oggi di fronte a una crisi senza precedenti, alimentata da una serie di fattori che minano il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, ha evidenziato durante un’audizione alla Camera dei deputati le gravi carenze di personale sanitario, un problema che è diventato particolarmente acuto in molte regioni, con effetti devastanti sull’accesso ai servizi di cura e sulla qualità dell’assistenza. (Valledaostaglocal.it)

La notizia riportata su altri giornali

Nel 2023 la spesa pro-capite per il personale dipendente del Sistema sanitario nazionale in Provincia di Bolzano ammontava a 1.405 euro, la più alta in Italia, più del doppio della media italiana (672 euro) e di molto al di sopra della seconda classificata, cioè la Provincia di Trento, che ne ha spesi in media 959. (SALTO)

Senza un rilancio delle politiche per il personale sanitario, i servizi sanitari saranno sempre più inadeguati. “Il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) sta affrontando una crisi del personale sanitario senza precedenti, causata da errori di programmazione, dal definanziamento e dalle recenti dinamiche che hanno alimentato demotivazione e disaffezione dei professionisti verso il Ssn. (Sicilia Medica)

In Campania la spesa pro-capite per il personale dipendente nel 2023 è stata di 559 euro, contro una media nazionale di 672 euro. (ANSA Brasil)

Personale sanitario, Gimbe: "Senza rilancio, il Ssn è destinato al collasso. In 11 anni persi 28 miliardi"

La Fondazione Gimbe ha tirato le somme sulla situazione del Sistema Sanitario Nazionale. (Fanpage.it)

Soldi che sarebbero dovuti servire per rinforzare gli organici del Servizio sanitario nazionale e che invece sono stati impiegati, in parte, per pagare costosissimi tappabuchi (Il Fatto Quotidiano)

La sanità pubblica italiana sta affrontando una «crisi del personale sanitario senza precedenti», che ha portato negli ultimi undici anni a oltre 28 miliardi di euro persi, di cui più della metà nel solo periodo 2020-2023. (Open)