Addio a Piergiorgio Bellocchio, fondò la rivista «Quaderni Piacentini»

Nel marzo del 1962, quindi sessant’anni fa, aveva fondato la rivista trimestrale «Quaderni Piacentini» con il sottotitolo «a cura dei giovani della sinistra», il cui primo numero uscì tirato in ciclostile.

Satire e saggi (Scheiwiller, 2007) e Diario 1985-1993 (con Alfonso Berardinelli), Quodlibet, 2010

Nacque poi un «Comitato di direzione» nel quale, assieme ai tre, figuravano Luca Baranelli, Bianca Beccalli, Alfonso Berardinelli, Francesco Ciafaloni, Carlo Donolo, Giovanni Raboni, Giovanni Jervis (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri giornali

È morto Piergiorgio Bellocchio, scrittore e critico letterario, fratello del regista Marco. Il premio già in quegli anni si era trasferito nel capoluogo empolese (gonews)

Nel 2020 Quodlibet ha pubblicato la raccolta Un seme di umanità. Dal 1977 al 1980 ha diretto la casa editrice Gulliver di Milano; nel 1985 ha fondato, con Alfonso Berardinelli, la rivista letteraria Diario . (Gazzetta di Parma)

Con Piergiorgio Bellocchio se ne va l’ultimo baluardo del nostro Novecento letterario italiano. Intellettuale impegnato, Bellocchio fondò la rivista I quaderni piacentini che diresse fino alla chiusura, avvenuta nel 1984. (Sololibri.net)

Nelle note pubblicate qua e là, rinvenibili in rete, di Piergiorgio Bellocchio si dice di tutto, tranne l'importante. Del primo numero di Quaderni piacentini - reperto più arcaico delle pitture di Lascaux - va letta la sulfurea rubrica «Da leggere. (ilGiornale.it)

***. Ripubblichiamo qui l’intervista del 25 marzo 2020 che Alberto Saibene ha fatto a Piergiorgio Bellocchio in occasione dell’uscita del suo ultimo libro Un seme d’umanità. Piergiorgio Bellocchio è stato un intellettuale tra i più influenti e al tempo stesso più appartati del proprio tempo. (doppiozero)

Dal 1977 al 1980 ha diretto la casa editrice Gulliver di Milano; nel 1985 ha fondato, con Alfonso Berardinelli, la rivista letteraria Diario . Nel 2020 Quodlibet ha pubblicato la raccolta Un seme di umanità. (Corriere della Sera)