Elezioni Usa, l’allarme dell’ Fbi: «Fake news russe un veleno sul voto»
«La Russia è attivamente implicata in un lavoro di disinformazione negli Stati chiave per orientare il risultato delle elezioni presidenziali». L’allarme è stato lanciato dal Bureau della polizia federale (Fbi) e poi raccolto dalla Direzione nazionale dell’intelligence (Odni) e dall’Agenzia di sicurezza informatica (Cisa). L’attività delle factory russe riguarda principalmente il web e sarebbero concentrate sui sette swing state che decideranno l’esito del voto: Arizona, Nevada, Georgia, Carolina del Nord, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin (Il Dubbio)
Su altri media
Oltre 78 milioni di elettori hanno già votato in anticipo. Per gli 007 americani a fare disinformazione negli Stati in bilico sono “attori russi” (Il Fatto Quotidiano)
A distanza di otto anni dalle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016, i metodi di alcuni paesi stranieri sono diventati più sofisticati e difficili da rintracciare. Il Dipartimento di Stato sostiene che l’attività di Russia, ma anche di Cina e Iran potrebbero avere conseguenze enormi nella corsa del 2024. (L'HuffPost)
Tattiche diverse e un unico obiettivo: inquinare il dibattito politico in vista delle presidenziali negli Stati Uniti. Russia, Iran, Cina. (ilmessaggero.it)
«I leader mondiali guardano queste elezioni. Oggi questa contea con il suo elettorato bianco, operaio e cattolico, è un difficile campo di battaglia per la vicepresidente Kamala Harris. (Corriere della Sera)
Quattro anni fa hacker di diversi Paesi «ostili» avevano alimentato polemiche sui conteggi delle schede, le ratifiche del voto nei vari stati e su presunti brogli. «Quest’anno - secondo il Pentagono - in parte perchè hanno studiato le lezioni del 2020, Russia, Iran e Cina appaiono meglio preparati a sfruttare opportunità simili durante la transizione post-elettorale». (Gazzetta del Sud)
"Questi sforzi rischiano di incitare violenza, anche contro i funzionari elettorali", affermano in una nota l'Fbi, l'agenzia per la cybersicurezza e la sicurezza delle infrastrutture e l'ufficio del direttore della National Intelligence (La Gazzetta del Mezzogiorno)