Via croci da vette? Cai: "Un equivoco".

Il Club alpino italiano non ha nessuna intenzione di togliere le croci dalle vette delle montagne. Il presidente generale del Cai, Antonio Montani, chiarisce la posizione dell'organismo e prova a chiudere il caso che ha suscitato una serie di reazioni, compresa quella della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. "Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale. (Valledaostaglocal.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il ragionamento ha scatenato la reazione del ministro Matteo Salvini Ma neanche di innalzarne di nuove perché risulterebbe anacronistico data la società di oggi. (Virgilio Video )

"Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale - ha spiegato in un comunicato Montani -. Il presidente generale del Club Alpino Italiano Antonio Montani ha voluto chiarire la posizione del CAI in merito all'argomento delle croci in vetta, che ha scatenato un vespaio di polemiche nelle ultime ore. (Sportal)

“Non abbiamo mai trattato l’argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale”: la precisazione arriva dal presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani, dopo ore di polemiche scaturite dalle dichiarazioni del direttore editoriale Marco Albino Ferrari. (Cuneodice.it)

Quanto pubblicato è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro. Il Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani, in riferimento a quanto pubblicato oggi dalle agenzie di stampa, intende chiarire la posizione del Cai. (Prima la Valtellina)

Via le croci di vetta sulle montagne? Santanché: ''Basita'', Urzì: "Una follia". Interviene il presidente del Cai: "Mi scuso per l'equivoco generato" (il Dolomiti)

“La montagna è sinonimo di ambiente, natura, storia, identità e tradizione. Valori che, a volte, come l’acqua di un “fiume carsico” si nascondono e riemergono. Anche per questi motivi mi meravigliano, oltre che amareggiano, le posizioni emerse dal portale del CAI - Club Alpino Italiano “Lo Scarpone”, dove si ritiene che le croci presenti sulle nostre montagne siano anacronistiche e divisive”. (Prima la Valtellina)