Asl Bari e gli arresti per gli appalti: telecamere nascoste filmavano il giro di mazzette: «Corruzione endemica»

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Un sistema di «corruzione endemica e molto radicata», che rappresenta «un segnale molto negativo» per la collettività. Così il procuratore di Bari, Roberto Rossi, spiegando i dettagli dell’inchiesta che ha portato oggi a 10 arresti a Bari per associazione a delinquere, corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e subappalti illeciti. L’indagine, ha proseguito, nasce da altre inchieste fatte dai pm baresi sulla Protezione civile regionale, per le quali è già stato condannato l’ex dirigente Mario Lerario. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sono 17 gli indagati, dei quali 10 (tra carcere e domiciliari) destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare del gip di Bari, Giuseppe Ronzino. (Corriere della Sera)

Durante le perquisizioni sono stati sequestrati oltre 300mila euro in contanti e 17 borse di alto valore. L'inchiesta ha fatto emergere "un sistema di corruzione endemica e molto radicata". (Il Fatto Quotidiano)

Un meccanismo ben oleato quello scoperchiato dalla guardia di finanza agli ordini del generale Pasquale Russo, comandante provinciale e del colonnello Arcangelo Trevisani, comandante del Nucleo di polizia economico finanziaria. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Asl di Bari, anche borse e gioielli per assegnare gli appalti: “Siamo la gallina dalle uova d’oro”

Di questo si sarebbe lamentata la moglie di un dirigente della Asl di Bari arrestato ieri insieme ad altre nove persone nell'ambito di un'inchiesta su un giro di mazzette per appalti di manutenzione degli ospedali affidati irregolarmente da pubblici ufficiali appartenenti alla Asl del capoluogo pugliese a imprenditori amici, in cambio di regali e favori. (il Giornale)

Sei persone sono finite in carcere, quattro ai domiciliari. In tutto sono diciassette gli indagati nell’inchiesta relativa a presunte irregolarità nell’affidamento di appalti di manutenzione all’interno delle strutture della Asl Bari (BariLive.it)

Tangenti pagate con denaro contante, ma anche con borse firmate e gioielli. E qualche volta pure con cassette di fichi e cipolle, bottiglie di vino e di olio. C’era un sistema collaudato dietro l’aggiudicazione di appalti della Asl Bari ad alcuni imprenditori, così come dietro il lievitare non previsto dei costi che ha fatto aumentare la spesa pubblica. (La Repubblica)