Il "cartello" delle patatine. Accordi su prezzi e offerte per far fuori i concorrenti
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Tra gli scaffali del supermercato si sarebbe consumato un «accordo delle patatine» segreto e illegale. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti di Amica Chips e Pata per una presunta «intesa restrittiva della concorrenza» nella grande distribuzione. Significa che (per ora è un dubbio) le due aziende avrebbero concordato tra loro le proposte di prezzo da presentare ai buyer delle catene della grande distribuzione per la vendita, a livello nazionale. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Video suggerito Istruttoria dell'Agcm verso Amica Chips e Pata (credits: Amica Chips e Pata, via Facebook) (Fanpage.it)
L’Autorità garante della Concorrenza e del mercato, grazie alla segnalazione di un whistleblower (soggetto che ha segnalato il presunto comportamento illecito), ha avviato un’istruttoria nei confronti di Amica Chips e Pata per una presunta intesa restrittiva della concorrenza relativa alla produzione e alla commercializzazione di patatine a marchio privato prodotte per conto delle catene della Gdo. (Corriere della Sera)
L'Antitrust contro Amica Chips e Pata Mantenere i prezzi al di sopra della concorrenza, per spartirsi poi la clientela: ecco l’accusa dell’Autorità garante della Concorrenza e del mercato a due grandi brand dell’industria, Amica Chips e Pata. (Gambero Rosso)
Questa intesa sarebbe relativa alla produzione e alla commercializzazione di patatine a marchio privato prodotte per conto delle catene della grande distribuzione organizzata. (Today.it)
L’Antitrust, grazie alla segnalazione di un whistleblower, ha avviato un’istruttoria nei confronti di Amica Chips e Pata per una presunta intesa restrittiva della concorrenza relativa alla produzione e alla commercializzazione di patatine a marchio privato prodotte per conto delle catene della GDO. (LA STAMPA Finanza)
L'istruttoria Da quanto dichiarato in un comunicato dalla stessa Agcm, gli accertamenti avrebbero preso il via da una notizia arrivata da parte di un cosiddetto "whistleblower", soggetto di solito interno alle organizzazioni di cui segnala comportamenti illeciti, frodi o attività non etiche, spesso in maniera anonima. (QuiFinanza)