Dazi, Trump in retromarcia: concessi trenta giorni di tregua per l’automotive

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il Giornale ESTERI

I chiari segnali di nervosismo di Wall Street hanno acceso una spia rossa alla Casa Bianca. Con i dazi sui beni di Canada e Messico in vigore da appena ventiquattro ore, Donald Trump si è subito rimboccato le maniche nella giornata di ieri per calmare le acque sui mercati visto che la Borsa di New York martedì era arrivata ad azzerare tutti i guadagni post-elettorali. L'agenda del tycoon è stata alquanto densa con il telefono a dir poco bollente sia sulla linea interna che quella con i due paesi confinanti su cui il presidente statunitense ha scagliato tariffe generalizzate del 25 percento. (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Assieme al Canada, di cui abbiamo scritto sul Corriere, anche i vicini del Sud cominciano a imbracciare le armi della ritorsione e, qua e là, ricompare uno slogan che pensavamo svanito nel passato del secolo scorso, yankee go home. (Corriere della Sera)

Dazi sulle auto, Trump li rinvia di un mese per Messico e Canada

Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Le esenzioni riguardano le auto che rientrano nell'ambito dell'Usmca, lo United States-Mexico-Canada Agreement (ex Nafta), ha detto la funzionaria, che ha invece confermato per il 2 aprile l'entrata in vigore dei dazi reciproci con gli altri partner commerciali degli Usa. (La Gazzetta dello Sport)