Meloni, il patto con Xi: «Nuova cooperazione, ma sia equilibrata»

Il completamento ideale di quel «ponte tra Oriente e Occidente» inaugurato al G7, Giorgia Meloni lo ha allestito ieri in Cina, agganciandolo all’ideale connessione costruita 700 anni fa da Marco Polo. Nel bilaterale tenuto con Xi Jinping e nella successiva cena ufficiale, la premier ha infatti provato a rigenerare i rapporti con Pechino. Meloni - in completo celeste quasi a rendere omaggio all’ex impero - è stata ricevuta nella storica residenza usata dai leader comunisti per accogliere i capi di governo stranieri (nel verde della Diaoyutai si tenne pure il celebre incontro fra Mao e Nixon del 1972), portando al tavolo del 71enne al potere da 12 anni nel Paese del Dragone «l’importanza di una cooperazione equilibrata, mutualmente vantaggiosa e basata sulla reciproca fiducia». (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il presidente cinese Xi Jinping e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si sono incontrati oggi a Pechino, nel secondo faccia a faccia dopo l’incontro a margine del G20 di Bali lo scorso anno.Per Meloni il primo obiettivo da raggiungere nell’incontro avvenuto nella residenza della Diaoyutai State House – a cui i media italiani non hanno avuto accesso a differenza dei circuiti internazionali – era quello di ricucire i rapporti dopo il ‘gelo’ di Pechino per la decisione del governo italiano di non rinnovare l’intesa sulla Via della Seta. (Agenzia askanews)

Un'ora e mezza di colloquio alla Diaoyutai. Il colloquio con Xi Jinping tocca i punti più delicati delle crisi globali. (La Sentinella del Canavese)

Prima di muoversi verso la residenza di Diaoyutai per il faccia a faccia con il presidente Xi Jinping, passaggio cruciale della trasferta, l’inquilina di Palazzo Chigi firma il libro degli ospiti e incide su carta rossa il senso di un viaggio che lei giudica storico: «Marco Polo ha tracciato una strada dalla sua epoca alla nostra, talvolta il cammino è parso più agevole, altre volte in salita. (Corriere della Sera)

Il governo italiano ha siglato un "piano triennale" di cooperazione con la Cina

La Via della Seta torna nel vocabolario di Giorgia Meloni. (Il Fatto Quotidiano)

«C'è una insicurezza crescente a livello internazionale e la Cina è inevitabilmente un interlocutore molto importante per affrontare tutte queste dinamiche a partire dai rispettivi punti di vista per ragionare insieme di come garantire stabilità, pace e un interscambio libero», ha detto la presidente del Consiglio dopo il colloquio con il leader della Repubblica popolare. (L'Unione Sarda.it)

Con la finalità di rilanciare i rapporti tra Italia e Cina, specialmente dopo il mancato rinnovo del memorandum d’intesa sulla Nuova via della seta, la premier ha incontrato ieri il primo ministro Li Qiang. (L'INDIPENDENTE)