Attentato a Trump, servizi sotto accusa: caccia alla talpa

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Ryan Wesley Routh, 58 anni, è entrato nell’aula del tribunale federale di West PaROnalm Beach ieri mattina alle 10. Indossava un camice scuro da carcerato e aveva manette a piedi e mani. Al suo fianco c’era un avvocato d’ufficio. L’udienza davanti al giudice Ryon McCabe è durata pochi minuti. L’uomo ha detto di possedere due camioncini alle Hawaii, di guadagnare 3mila dollari al mese e di averne mille sul conto. (La Stampa)

Su altri media

«Forse è Dio che vuole che diventi presidente per salvare questo paese», afferma in diretta su X, tornando ad accusare i democratici Joe Biden e Kamala Harris di aver provocato gli attentati contro di lui. (il Giornale)

Il candidato repubblicano alla presidenza americana, Donald Trump, ha subito il secondo attentato in poco più di due mesi. Secondo attentato in due mesi a Trump (Tempi.it)

Due domande sull'attentato a Trump A essere coinvolte in questa vicenda, infatti, non sono solo le carenze strutturale legate a eventuali negligenze del Secret Service, bensì difficoltà organizzative legate al caso specifico del candidato Trump ma anche la sempiterna questione della detenzione delle armi. (il Giornale)

L'editoriale/ Il peso della violenza sul voto

Se ne stava spesso accosciato davanti alle bandierine commemorative dei caduti in guerra (WIRED Italia)

Un video di 35 secondi documenta l'arresto di Ryan Wesley Routh, l'uomo che ieri avrebbe voluto sparare all'ex presidente Donald Trump. (Tiscali Notizie)

La sparatoria che domenica scorsa ha neutralizzato un nuovo attentato contro Donald Trump dopo quello fortunatamente fallito durante il comizio a Butler in Pennsylvania lo scorso 13 luglio, consiglia un supplemento di riflessione su quanto sta succedendo negli Stati Uniti in questa campagna elettorale, che non si limiti a evidenziare le falle emerse nelle attività di controllo della sicurezza in entrambe le circostanze. (ilmessaggero.it)