Moussa Diarra, l'autopsia: ucciso da un unico colpo di pistola. Indagini per ricostruire il profilo psichiatrico
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Un unico colpo di pistola ha provocato la morte di Moussa Diarra, il 26enne del Mali, ucciso domenica 20 ottobre alla stazione dei treni Verona Porta Nuova. A confermarlo l'autopsia effettuata oggi, giovedì 24 ottobre, nella sede di Medicina legale del Policlinico cittadino dalla professoressa Federica Bortolotti. Era presente anche la consulente di parte civile, Gabriella Trenchi e la Polizia scientifica, in particolare per l'esame sugli abiti del giovane. (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altre testate
A lui è intestato il conto corrente aperto mercoledì scorso insieme ad alcuni colleghi ristoratori veronesi per raccogliere fondi con cui contribuire alle spese legali del poliziotto – ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa – che ha sparato a Moussa Diarra, la notte tra sabato e domenica poco fuori dall'ingresso della stazione Porta Nuova, uccidendo il giovane originario del Mali che si era scagliato contro l'agente armato di coltello. (Corriere della Sera)
L'episodio, avvenuto alle prime luci di domenica, ha visto Moussa perdere la vita per mano di un agente della polizia ferroviaria. La dinamica dei fatti è ancora oggetto di indagine da parte delle forze dell'ordine e della procura, mentre la comunità locale e diverse associazioni chiedono chiarezza e giustizia. (La Voce di Rovigo)
L’AUTOPSIA RIVELA CHE “IL COLPO CHE HA UCCISO MOUSSA DIARRA NON ERA RAVVICINATO”. APERTA RACCOLTA FONDI PER CHIEDERE VERITÀ E GIUSTIZIA (Radio Onda d'Urto)
A proposito del poliziotto indagato in quel di Verona per «eccesso di legittima difesa», mi illumini. Ma cosa avrebbe dovuto fare il poliziotto per difendere se stesso e non solo? (il Giornale)
(s.c.) l Continuano le iniziative politiche sul tragico incidente di domenica a Porta Nuova che ha portato alla morte del giovane malese Diarra Moussa: lunedì alle ore 10, davanti alla stazione di Porta Nuova, il sindacato di destra UGL, vicino alle posizioni di FDI, ha organizzato un flash mob che vuole essere il contraltare all’altro flash mob estemporaneo organizzato nei giorni scorsi dai collettivi di sinistra, i quali hanno pregato a lungo sostando davanti al punto in cui il giovane è caduto inerme, lanciando invettive contro le forze dell’ordine. (L'Adige di Verona)
Laici e cattolici, centri sociali e volontari che operano nell’aiuto agli extracomunitari, associazioni e comunità impegnati nel sociale e nelle realtà missionarie. Costituisce una riflessione e un seguito rispetto alle polemiche suscitate dalla morte di Moussa Diarra, il ventiseienne del Mali ucciso da un poliziotto domenica 20 ottobre davanti alla stazione ferroviaria Porta Nuova di Verona, mentre, in stato alterato, cercava di avventarsi sugli agenti armato di un coltello. (Il Fatto Quotidiano)