Larimar Annaloro, mistero sulla morte della quindicenne

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La tragica vicenda di Larimar Annaloro, quindicenne trovata impiccata a un pino il 5 novembre 2024 a Piazza Armerina, continua a sollevare interrogativi e dubbi. La madre, Johary, convinta che la figlia non si sia suicidata, ha dichiarato al Corriere della Sera di avere fiducia nella giustizia e di essere pronta a fare nomi ai giudici. La giovane, soprannominata Lalla dalle nipotine, si era trasferita da Varese a Piazza Armerina per assistere il nonno malato.

Il giorno della tragedia, Larimar si era recata a scuola, ma durante il tragitto in auto aveva mormorato alla madre di aver fatto qualcosa di brutto, interrompendosi all'arrivo del padre. La scena del crimine, descritta dalla madre, presenta elementi che alimentano i sospetti di omicidio. Le indagini, inizialmente orientate verso l'istigazione al suicidio, stanno ora esplorando piste alternative.

Il 22 novembre, una fiaccolata organizzata dall'equipe di pastorale giovanile diocesana, in collaborazione con il Comune di Piazza Armerina e la Polisportiva Armerina, ha visto la partecipazione di oltre mille persone. Il corteo, partito da piazza Falcone e Borsellino, ha attraversato le vie cittadine fino alla chiesa di Sant'Antonio, dove si è tenuto un momento di preghiera per Larimar. La preside del liceo scientifico Majorana Cascino, Lidia Di Gangi, ha pronunciato poche parole essenziali in memoria della studentessa, la cui morte resta avvolta nel mistero.

Il silenzio ha accompagnato il corteo, mentre dalle casse risuonava la canzone "Che sia benedetta" di Fiorella Mannoia, creando un'atmosfera di raccoglimento e riflessione.