Quadro di Picasso ritrovato da un rigattiere di Pompei: vale oltre 10 milioni
Scoprire che il quadro che hai appeso in casa è un Picasso autentico, farebbe impallidire chiunque. Specie se ne hai la certezza dopo circa 60 anni dopo che una tela è stata ritrovata casualmente dopo lo sgombero di una cantina. E' questa, più o meno, la dinamica della storia riportata da " Il Giorno " che riguarda la famiglia di un rigattiere di Pompei che all'inizio degli anni ‘60, trovò casualmente una tela arrotolata, durante lo sgombero della cantina di una villa a Capri (Sky Tg24 )
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La storia del rigattiere di Pompei: “Non lo vendiamo, anche Sgarbi ci disse di andare avanti” Luigi lavorava come rigattiere a Capri quando, più di 50 anni fa, in una villa, trovò un dipinto che decise di appendere nella sua casa a Pompei. (Radio Norba News)
PUBBLICITÀ È autentica la firma di Pablo Picasso sul quadro ritrovato da Luigi Lo Rosso, rigattiere di Pompei, che fino a poco tempo fa non immaginava di avere un tesoro dentro casa. (Euronews Italiano)
La storia della tela Un quadro che porta la firma del grande Pablo Picasso è stato appeso nel muro della casa di un rigattiere di Pompei per più di sessant’anni. Il quadro vale, come riporta Il Corriere della Sera, sei milioni di euro. (Tecnica della Scuola)
L'uomo ha sempre pensato a una copia, ma le molteplici analisi sulla tela e la conferma di una grafologa hanno confermato l’autenticità. L’opera è uno dei ritratti di Dora Maar, fotografa, poetessa e pittrice francese, nonché musa dell'artista alla fine degli Anni ’40. (R101)
Un rigattiere di Pompei, Luigi Lo Rosso, ha vissuto per oltre mezzo secolo con un tesoro in casa senza saperlo. Tra i detriti di una discarica a Capri, negli anni ’60, ha rinvenuto un quadro che recava la firma di Pablo Picasso (Positanonews)
Il 30 settembre, come abitualmente capita di fronte a proposte di attribuzione con una storia rocambolesca alle spalle, una buona parte dei media italiani hanno riportato la notizia di un Picasso ritrovato, riconosciuto come tale dopo decenni in cui era rimasto esposto nel salotto di un rigattiere campano che era convinto che fosse una copia. (Finestre sull'Arte)