Paradisi fiscali in Europa: quali sono, classifica e l’impatto delle multinazionali

Le multinazionali spesso sfruttano i paradisi fiscali come le Isole Vergini Britanniche, le Isole Cayman, la Svizzera e l’Irlanda per ridurre drasticamente le tasse dovute nei paesi d’origine. Questo tipo di abuso fiscale costa ai governi circa mezzo trilione di dollari all’anno, privando le economie globali di risorse per servizi pubblici. Il Regno Unito, tramite i suoi territori offshore, insieme ad altri paesi europei gioca un ruolo centrale nel fenomeno. (Partita Iva)

Su altri giornali

Svizzera, Olanda, Jersey (l’isola più grande del Canale della Manica, tra il Regno Unito e la Francia), Irlanda e Lussemburgo sono nella top ten mondiale dei paesi che favoriscono gli abusi fiscali delle grandi corporation. (Wall Street Italia)

Panama è, infatti, incluso nella lista nera stilata dall'Unione europea. Il presidente di Panama, José Raúl Mulino, nei prossimi giorni probabilmente sarà in Europa per discutere la questione delle liste in cui il suo Paese appare come «paradiso fiscale». (Corriere della Sera)

Secondo gli esperti due terzi degli abusi fiscali che vengono compiuti ogni anno nel mondo sono perpetrati da multinazionali che trasferiscono i loro profitti all’estero. Il resto delle violazioni, invece, è causato da coloro che nascondono le loro finanze offshore Introduzione (Sky Tg24 )

Le tre ex colonie mantengono stretti legami con Londra e la City da cui, nella sostanza, dipendono per i loro assetti tributari. Isole Vergini Britanniche, Isole Cayman e Bermuda occupano le prime tre posizione dalla classifica aggiornata dei paradisi fiscali stilata da Tax Justice Network (Tjn). (Il Fatto Quotidiano)

Lo indica il Corporate Tax Haven Index pubblicato martedì dal Tax Justice Network, che ogni anno aggiorna la propria lista in base all'attività finanziaria delle imprese nei paesi, alla trasparenza e ai regimi fiscali offerti, assegnando un punteggio in base a tali parametri. (Italia Oggi)

Un nuovo rapporto di Tax Justice Network ha analizzato l’attrattività fiscale di diversi Paesi nel mondo, basandosi su 18 indicatori diversi. Il risultato è una classifica dei paradisi fiscali più utilizzati dalle multinazionali, in cui ben 5 Paesi europei risultano tra i primi 10. (Economy Magazine)