Meloni riunisce 10 leader prima del summit Ue sull'immigrazione

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È in corso all'Europa Building il vertice sulla migrazione convocato da Italia, Olanda e Danimarca a margine del summit Ue. All'incontro partecipa la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e altri otto Paesi membri: Polonia, Grecia, Austria, Cipro, Ungheria, Malta, Slovacchia, Repubblica Ceca. Obiettivo dell'incontro, a quanto si apprende da fonti itali… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Bruxelles – Italia un modello per la gestione dei flussi di richiedenti asilo. Il Partito popolare europeo (Ppe) è convinto che il protocollo Italia-Albania sia “una soluzione innovativa”, e per questo motivo “c’è grande attenzione” ad un’iniziativa che si potrebbe immaginare di replicare. (EuNews)

È quanto è emerso alla vigilia del summit Ue che si è aperto a Bruxelles, dove il tema delle migrazioni sarà al centro delle discussioni dei leader. (EuropaToday)

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, insieme ai Primi Ministri danese, Mette Frederiksen, e olandese, Dick Schoof, ha promosso una riunione informale tra alcuni degli Stati membri più interessati al dossier migratorio e in particolare al tema delle soluzioni innovative. (LA STAMPA Finanza)

Migranti e modello Albania, la carica dei Paesi Ue: chi sta con Meloni

Al via il vertice, che si concluderà domani, nel corso del quale i leader si confronteranno anche su migrazioni, competitività dell’Unione europea, cambiamenti climatici - in vista delle conferenze di Cali e Baku - e questioni specifiche di politica estera, compresi gli sviluppi in Georgia, Moldova, Venezuela e Sudan. (Sky Tg24 )

“Sulle politiche migratorie stiamo assistendo a un cambio di paradigma: ovunque in Europa i governi assumono una linea dura perché lo chiedono le loro popolazioni”, dice al Corriere il ministro degli Esteri olandese Casper Weldkamp, in visita a Roma dove ha incontrato il capo della nostra diplomazia Antonio Tajani. (Corriere della Sera)

Dalla Germania all’Olanda, dalla Danimarca alla Svezia, dalla Lituania all’Inghilterra, passando poi dalla Francia per arrivare sino alla Grecia. A cominciare dai primi ministri socialisti Olaf Scholz e Keir Starmer, che già in più occasioni si sono espressi favorevolmente sulla bontà dell’accordo italo-albanese, ammettendo pubblicamente di guardare con grande interesse alla ricetta italica pensata dall’esecutivo di centrodestra per contrastare il traffico di esseri umani e prevenire i flussi migratori irregolari. (Nicola Porro)