Israele ribadisce: “L’Unifil non è un obiettivo”. Media: Netanyahu ha approvato gli obiettivi in Iran

È durata solo una settimana la pausa dei bombardamenti israeliani sul sud di Beirut, nonostante le rassicurazioni offerte a Joe Biden dal premier Benyamin Netanyahu nell'ultima conversazione telefonica di 7 giorni fa. Dopo un messaggio del portavoce in lingua araba dell'Idf che invitava i residenti a evacuare, i caccia israeliani hanno colpito di nuovo il sobborgo sud della capitale libanese Dahiyeh, baluardo di Hezbollah (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Secondo quanto riferito da Ynet, tale incontro è stato convocato in preparazione di un potenziale attacco contro (Inside Over)

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha sentito al telefono il presidente Usa Joe Biden, dimostrando un atteggiamento più morbido rispetto alle ultime settimane. Riferendosi all’annunciato attacco all’Iran, previsto entro le elezioni Usa e quindi entro il 5 novembre, Netanyahu ha infatti affermato che verranno colpiti solo obiettivi militari, quindi non siti nucleari o impianti petroliferi, cosa quest’ultima che comporterebbe un’impennata del prezzo del petrolio. (Notizie Geopolitiche)

«Vi trovate nei pressi di strutture e interessi affiliati a Hezbollah contro i quali Idf lavorerà in un prossimo futuro» nell'area di Haret Hreik, ha scritto su X il portavoce dell'esercito Avichay Adraee. (ilgazzettino.it)

Un attacco devastante all'Iran

Ma a garantire che la rappresaglia per i 181 missili balistici lanciati contro Israele dalla Repubblica islamica avverrà prima delle presidenziali del 5 novembre negli Stati Uniti è una fonte del Washington Post a conoscenza della telefonata avvenuta mercoledì scorso fra Joe Biden e Benjamin Netanyahu. (il Giornale)

Fanpage.it ha intervistato il ricercatore dell'ISPI Claudio Bertolotti con l'obiettivo di fare un punto sui recenti e prossimi, anche se parziali, sviluppi del conflitto in Medio Oriente. (Fanpage.it)

Luce verde a Israele è giunta dall'alleato americano in vista della risposta da dare all'Iran, a seguito dell'attacco con missili balistici lanciato nelle scorse settimane. Nonostante un'autonomia decisionale di cui Gerusalemme gode, della quale giovarsi per mettere in campo scelte che impattano sulla sua stessa sopravvivenza, gli israeliani ritengono fondamentale ricevere l'approvazione americana prima di agire. (Italia Oggi)