Musumeci a Campi Bisenzio: "Un errore i torrenti tombati"
FIRENZE – Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, porta un messaggio di sostegno da parte del governo alle popolazioni toscane colpite dall’alluvione dello scorso 2 novembre. Ma intervenendo durante un vertice istituzionale in municipio a Campi Bisenzio, una delle realtà maggiormente flagellate dal recente maltempo, lancia anche un monito sulla necessità di prevenire il dissesto idrogeologico e riserva, implicitamente, una tirata d’orecchie alle amministrazioni locali toscane. (Dire)
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La Regione in Valbisenzio ieri per incontrare i sindaci e fare il punto della situazione con l’assessore Monia Monni (nella foto), che fra le deleghe ha, oltre alla protezione civile, il "contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici" e l’ambiente. (LA NAZIONE)
Questa la testimonianza di una signora di Chiusoli, frazione di Migliana, nel Comune di Cantagallo, travolta da montagne di detriti rocciosi portati dalla piena del piccolo torrente che attraversa il borgo. (LA NAZIONE)
E’ stata stilata la lista dei 62 Comuni più colpiti dal maltempo dello scorso 2-3 novembre, come comunicato dal governatore e commissario straordinario all’emergenza Eugenio Giani. – La lista sarà inserita all’interno della dichiarazione di emergenza. (LA NAZIONE)
– “A partire dall’Autorità di Bacino nessuno mi ha mai mostrato progetti o intenzioni di intervenire sui torrenti” che sono esondati nell’ultima alluvione, quella del 2 novembre, che ha colpito la Toscana. (Agenzia askanews)
In Val di Bisenzio si fa il bilancio della prima fase dell’emergenza. A partire dalla mattina del 3 novembre dal Centro operativo intercomunale della Protezione civile sono state gestite oltre 900 richieste di intervento in arrivo da cittadini e imprese. (notiziediprato.it)
«Abbiamo identificato 60 Comuni che sono stati quelli che hanno avuto maggiori danni, tra le province di Livorno, Pisa, Firenze, Prato e Pistoia: 60 Comuni per attivare, attraverso i loro sindaci, le ricognizioni dei danni alle abitazioni private, alle imprese e ai beni pubblici». (Corriere Fiorentino)