Le donne di Giacomo Puccini. Eroine di ieri e anche di oggi
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Il 29 novembre 2024 ricorre il centenario dalla morte di Giacomo Puccini, morto a Bruxelles nel 1924, ma i suoi personaggi femminili sono per molti aspetti ancora attuali. Osservatore attento e conoscitore dell’animo femminile, oggigiorno il Maestro sarebbe uno studioso chiamato nei diversi contesti mediatici per raccontare la complessità della donna di oggi e di ieri. Dalle sue opere infatti emerge non un tipo stereotipato di donna, ma innumerevoli donne con carattere e personalità differenti, che rendono le sue eroine così interessanti. (SavonaNews.it)
Su altre fonti
Il dottor Bayer, che con Ledoux aveva iniziato la cura, dichiarò che “il Maestro è mancato per debolezza del cuore che ha mal sopportato l’azione del radio, necessaria per prolungare un’esistenza minata dal cancro, non dei fumatori, ma dell’epiglottide”. (LA NAZIONE)
In occasione del centenario, il genio musicale del Maestro lucchese verrà celebrato con una ricca rassegna di eventi, che si svolgeranno tra Lucca e Torre del Lago. Autore di meravigliose opere liriche, tra cui Tosca (1900), Madama Butterfly (1904) e Turandot (1904), oggi si celebrano i cento anni dalla sua scomparsa. (gonews)
Esattamente cent'anni dopo, assieme a Katia Ricciarelli, già interprete ideale della sua musica, proviamo a capire perché Giacomo Puccini, amatissimo ma anche sottovalutato, popolare eppure raffinato, sia (assieme a Verdi) il compositore d'opera universalmente più eseguito. (il Giornale)
Di seguito il comunicato: Sei grandi tele, accompagnate dai bozzetti su carta preparatori, che raccontano le sei grandi opere liriche del maestro toscano. Manon Lescaut, la Bohème, Tosca, Madama Butterfly, la Fanciulla del West e Turandot, opera incompiuta e ultimata in prima rappresentazione solo nel 1926 da Franco Alfano e diretta per la prima volta da Arturo Toscanini. (Noi Notizie)
Questa sera alle ore 20 la Scala ricorda il grande compositore con un concerto diretto da Riccardo Chailly a cui partecipano il Coro del Teatro alla Scala diretto da Alberto Malazzi e il Coro di Voci Bianche dell’Accademia diretto da Bruno Casoni. (IL GIORNO)
Ha la grazia della melodia, mentre altri musicisti creano cattedrali musicali ma non ti conquistano al primo ascolto come lui". Così Milo Manara... (Virgilio)