Chi sono i clienti di Equalize e quali erano le richieste: i manager cercavano informazioni sui loro dipendenti
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Equalize sarebbe stata in grado di accedere a banche dati di Stato servendosi di membri delle forze dell'ordine corrotte e hacker: cosa avrebbe cercato in modo illegale la società tra le più ambite nel settore delle investigazioni private. (Fanpage.it)
Su altre fonti
Se l'attività di poliziotti e militari infedeli, di funzionari di banca svelti con la tastiera e il mouse, nel cercare dati da catalogare e poi da diffondere, ha riguardato in Italia più di 800mila persone, alcune di queste hanno i loro interessi fra Tofana e Cristallo. (ilgazzettino.it)
Sequestrato l’archivio delle spie. Proseguono le indagini Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
La vicenda è descritta nella maxi-informativa redatta dai Carabinieri e depositata agli atti del fascicolo: “Le analisi forensi”, scrivono gli investigatori, “hanno permesso di accertare l’interessamento in intercettazioni illecite a carico di Jacobs e del suo staff” da parte di due indagati, Lorenzo Di Iulio e Gabriele Pegoraro (quest’ultimo è a capo della società Bitcorp, che realizzava intercettazioni anche per la Procura milanese). (Il Fatto Quotidiano)
In una conversazione del gennaio del 2023 alcuni presunti appartenenti alla banda dei dossieraggi, tra cui Giulio Cornelli e Nunzio Calamucci, "discutono dell'implementazione del D.B.", ossia "l'archivio interno del gruppo contenente anche le informazioni di polizia", coi "dati di tutti i prefetti ed i magistrati". (Tiscali Notizie)
“Tecnologie e sistemi informatici di altissimo livello a fronte di risorse economiche investite assolutamente significative”. (Il Fatto Quotidiano)
È quanto risulta dalla maxi-informativa dei Carabinieri agli atti dell’inchiesta sulla presunta associazione a delinquere capeggiata dall’ex poliziotto Carmine Gallo e dall’informatico Samuele Calamucci (entrambi arrestati), dedita – secondo l’accusa – alla raccolta illegale di informazioni tramite accessi abusivi alle banche dati dello Stato. (Il Fatto Quotidiano)