I 100 brand che valgono di più al mondo: 3 italiani in classifica

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Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame. Nuovo appuntamento con Best Global Brand, la classifica stilata dalla società di consulenza Interbrand che mette in fila i marchi più forti e noti al mondo. Nella graduatoria, giunta alla sua 25esima edizione nel 2024, trovano posto anche tre brand italiani. (inItalia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’Italia è rappresentata da Gucci (al 41° posto, di proprietà della francese Kering), Ferrari (62°) e Prada (83° a livello mondiale), ma l’azienda di Maranello spicca come il marchio con la crescita più alta, registrando un aumento del 21% e raggiungendo un valore di 13,1 miliardi di dollari. (Finanza.com)

Ogni anno la classifica Best Global Brands di Interbrand fotografa il valore dei marchi che valgono di più al mondo. Al vertice, Apple si conferma leader indiscusso con un valore del marchio di 489 miliardi di dollari, nonostante un lieve calo del 3% rispetto all’anno precedente. (Economy Magazine)

La classifica annuale stilata dall'omonima società di consulenza valuta i marchi più redditizi al mondo. Allianz ha fatto un balzo di due posizioni, scalzando Accenture e piazzandosi dietro Ikea ascolta articolo (Sky Tg24 )

Interbrand: Ferrari il marchio che cresce di più, Apple in calo ma sempre leader

Come ogni anno dal Duemila, Interbrand, società di consulenza di fama internazionale, ha stilato la sua Best Global Brands, una classifica annuale che fotografa il valore di 100 aziende di tutto il mondo. (Fanpage.it)

Tra i 100 brand che valgono di più al mondo, quello che ha mostrato la crescita maggiore nell’ultimo anno è italiano. A rivelarlo è il Best Global Brand 2024, la classifica stilata dalla società di consulenza Interbrand sui cento marchi più forti e noti al mondo, giunta quest'anno alla 25esima edizione (qua l’infografica). (Corriere della Sera)

Apple è dunque il brand in testa alla classifica, anche se il suo valore ha registrato una diminuzione per la prima volta in oltre due decenni (-3%). (Engage)