Anthropic presenta un nuovo modello di IA veloce e un'innovativa interazione con i chatbot

La corsa allo sviluppo delle intelligenze artificiali generative non accenna a rallentare. Anthropic, difatti, ha recentemente lanciato il suo nuovo modello, denominato Claude 3.5 Sonnet, che promette prestazioni al pari, o superiori rispetto a quelle di GPT-4o di OpenAI, e di Gemini di Google, in una vasta gamma di compiti. Questo modello è già disponibile per gli utenti di Claude sia su web che su iOS e sarà presto accessibile anche agli sviluppatori. (Tom's Hardware Italia)

Ne parlano anche altre fonti

La nuova versione di uno è seguita immediatamente dalla nuova versione dell'altro. Anthropic, la società fondata dai fratelli Amodei e su cui ha investito in particolare Amazon, ha da poco portato in Europa il suo chatbot Claude che può vantare performance che risultano a volte addirittura migliori di quelle di ChatGpt. (Corriere della Sera)

Cosa cambia con Claude 3. (TuttoTech.net)

Pubblicità La corsa all’intelligenza artificiale è inarrestabile: Anthropic ha lanciato il suo nuovo modello, chiamato Claude 3.5 Sonnet, che secondo l’azienda può addirittura superare GPT-4 di OpenAI o Gemini di Google in una vasta gamma di compiti. (macitynet.it)

Arriva Claude 3.5: il guanto di sfida alla concorrenza delle Ai generative

Come abbiamo visto nell’articolo citato in precedenza, Claude Artifacts è una funzionalità che segna la transizione da un’intelligenza artificiale conversazionale a un ambiente di lavoro collaborativo. (IlSoftware.it)

ChatGPT di OpenAI ha ora un nuovo rivale. Nelle scorse ore Anthropic, l’azienda di intelligenza artificiale fondata nel 2021 da sette ex dipendenti di OpenAI, in queste ore ha infatti annunciato Claude 3.5 Sonnet, il suo nuovo modello linguistico di grandi dimensioni o LLM (Large Language Model). (Geopop)

Già all’epoca la versione più evoluta, Opus, secondo gli sviluppatori, dimostrava «Livelli quasi umani di comprensione e fluidità in compiti complessi, superando i colleghi nella maggior parte dei benchmark di valutazione usati per valutare i sistemi di intelligenza artificiale». (Il Sole 24 ORE)