La rabbia di Meloni: "Dossieraggi intollerabili. Siamo vicini all’eversione"

La rabbia di Meloni: Dossieraggi intollerabili. Siamo vicini all’eversione
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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– Un sistema che dal ricatto va all’estorsione e forse arriva fino all’eversione. Mentre il dossieraggio su di lei è cominciato "già alla fine del governo Draghi quando si capiva che sarei potuta andare al governo". Per questo Giorgia Meloni auspica che la magistratura "vada fino in fondo" nelle inchieste sui dossieraggi. "Nessuno Stato di diritto può tollerare una cosa del genere", auspica la premier intervistata nell’ultimo libro di Bruno Vespa Hitler e Mussolini (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre testate

Si moltiplicano le reazioni della politica al sistema di acquisizioni illecite da banche dati strategiche scoperchiato dall’indagine della Dda di Milano e della Dna. Il vicepremier Antonio Tajani parla di "minaccia alla democrazia" e il ministro della Difesa Guido Crosetto invita a capire se ci sia "un filo rosso" fra diversi casi di dossieraggio. (Sky Tg24 )

“Le inchieste dicono che il dossieraggio su di me è cominciato già alla fine del governo Draghi quando si capiva che sarei potuta andare al governo. Sulla vicenda dei dossieraggi mi aspetto che la magistratura vada fino in fondo, perchè, nella migliore delle ipotesi, alla base di questo lavoro c’era un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione. (Buttanissima Sicilia)

Le rivelazioni che stanno emergendo dall'inchiesta sui dati sottratti a Milano hanno innescato reazioni accese nella politica italiana. L’attenzione si è subito concentrata sulle falle di un sistema che sembra incapace di proteggere informazioni sensibili. (QuiFinanza)

Il rischio eversione secondo Meloni

La sorella della premier Giorgia è tra le figure più spiate dall’infedele dipendente di Banca Intesa Sanpaolo. L’ironia di Arianna Meloni è stata la risposta più diretta all’intrusione di Vincenzo Coviello, l'ex bancario bitontino che, per mesi, ha monitorato il suo conto corrente alla ricerca di presunti segreti finanziari. (Corriere della Sera)

«Soggetti che rappresentano un pericolo per la democrazia del Paese». Lo scrive il pm di Milano Francesco De Tommasi negli atti dell'indagine sul gruppo che sottraeva dati di politici e persone influenti, fabbricava dossier e che godeva «di appoggi in vari ambienti, anche quello della criminalità mafiosa e dei servizi». (L'Unione Sarda.it)

Commuove davvero la presidente del consiglio Giorgia Meloni che di fronte allo tsunami giudiziario sul mercato illegale delle intercettazioni evoca il rischio di eversione dello Stato di diritto ed auspica che la magistratura vada “fino in fondo”. (articolo21)