Suicidio assistito dell’automotive: “Nel 2025 si rischia una catastrofe”

L’Italia chiude il 2024 con 119,1 g/km di CO2, un’onta che ci colloca in Europa come quel compagno di classe che copia male e prende pure 4. Intanto, Bruxelles ci ricorda che l’obiettivo 2025 è di 93,6 g/km, un Everest per un Paese che arranca sulle Alpi del buon senso. Andrea Cardinali, direttore di Unrae, in una recente intervista a Quattroruote è stato lapidario: senza certezze rapide dalla Commissione Europea, “si rischia una catastrofe industriale e occupazionale”. (Autoappassionati.it)

Ne parlano anche altri media

Un gruppo di case automobilistiche di primissimo piano, tra cui Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru vorrebbero mettere in comune le emissioni di anidride carbonica con Tesla. L’obiettivo è evitare le multe sulle emissioni delle auto diesel e benzina approvate dalla Ue. (Vaielettrico.it)

Una macchina a benzina, una elettrica, una ibrida. Costruire auto è sempre stato un mestiere complesso. (Corriere della Sera)

A spiegare questo meccanismo è Automotive News Europe, che cita anche un portavoce di Stellantis secondo il quale l'accordo "aiuterà l’azienda a raggiungere gli obiettivi europei del 2025". (Torino Cronaca)

L’Ue conferma le multe sulle emissioni: Stellantis e altre quattro società si alleano con Tesla

"La Commissione è consapevole del fatto che alcuni produttori temono di non raggiungere gli obiettivi", ha continuato Hoekstra, "ma molti altri grandi produttori sono fiduciosi e non vogliono cambiare il quadro: modificare le regole causerebbe distorsioni di condizioni di parità e metterebbe questi produttori in una posizione di svantaggio competitivo". (Quattroruote)

Le case automobilistiche del Vecchio Continente, che sperano in un ri… Multe che nel 2026, sulla base delle vendite dell’anno in corso, pioveranno sulle casse dei produttori che non rispettano i limiti di CO2 fissati da Bruxelles (la Repubblica)

La Commissione europea ha comunicato che non indietreggerà sulle multe previste per le case automobilistiche non rispetteranno i nuovi limiti sulle emissioni, partiti dal primo gennaio 2025. A confermarlo è stato Wopke Hoekstra, il nuovo commissario al Clima, in risposta a un’interrogazione di alcuni europarlamentari. (Lettera43)