L’egemonia culturale da rivoluzione a farsa
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L’egemonia culturale da rivoluzione a farsa Il ministero di Sangiuliano voleva combattere il pensiero unico e le élite di sinistra. Ma da Morgan a Sgarbi fino al caso Boccia ha collezionato una serie di brutte figure Flavia Perina (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
N on è impossibile, ingannare un giornalista un po’ disattento. Ci sono poi trasfigurazioni che la scienza non sa spiegare, soprattutto del cronista che salta lo steccato e diventa politico. (L'Unione Sarda.it)
«Giurami che non c’è un euro pubblico speso per lei. Spiegami tutto nel dettaglio». (Open)
– Un’ora e mezza a Palazzo Chigi e il colloquio con la severissima premier Giorgia Meloni e poi il ritorno tra le mura del Collegio Romano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Gli ultimi 20 anni di politica italiana sono ricchi di aneddoti imbarazzanti per uomini di potere che hanno abitato la zona grigia, tra i doveri dell’istituzione e l’informalità di relazioni personali, a volte persino intime. (Il Fatto Quotidiano)
Maria Rosaria Boccia, l'imprenditrice e sedicente collaboratrice del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha pubblicato nelle sue "stories" su Instagram un'email che le sarebbe stata inviata dal gabinetto del ministero per la sua nomina "a consigliere del ministro per i grandi eventi". (Today.it)
Si rivolge direttamente a Gennaro Sangiulino la sua presunta collaboratrice Maria Rosa Boccia, che sui social rivela di aver telefonato al ministro nel pomeriggio di ieri 3 settembre. (Open)