I pozzi green di Milano che producono barili di "petrolio"

A Milano non ci sono pozzi petroliferi, ma in un anno (grazie agli scarti di alcuni locali milanesi) sono stati prodotti oltre 32mila litri di biodiesel: carburante identico al diesel prodotto con oli alimentari esausti. Tutto è stato possibile grazie al progetto Hove realizzato da Hera con la collaborazione di Eni e diverse cucine. Tra Milano e hinterland sono state recuperate 29 tonnellate di olio vegetale esausto da 81 cucine tra cui quelle delle mense di Camst, Cirfood, Elior e i ristoranti del gruppo Cremonini (Roadhouse, Chef Express, Cavalera e Wagamma). (MilanoToday.it)

Su altre fonti

“I raccoglitori lo fanno con mezzi dedicati, i cui autisti non sono camionisti ‘normali’, ma gente che conosce i suoi clienti, i loro orari, la loro posizione. “Raccogliamo in Veneto, ma anche in Friuli, prodotti di scarto da tantissime aziende. (LaPresse)

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Un rifornimento di circa 1,7 milioni di litri di biocarburante, grazie al recupero di oltre 1.540 ton. I risultati del progetto HOVE (ravennanotizie.it)

Un rifornimento di circa 1,7 milioni di litri di biocarburante, grazie al recupero di oltre 1.540 tonnellate di olio vegetale esausto. (Estense.com)

Grazie alla partnership con Eni, agli accordi con i colossi della ristorazione collettiva e alla raccolta degli oli domestici, la multiutility nel 2022 ha avviato alla trasformazione in biocarburante ben 1.540 tonnellate di oli alimentari esausti. (Rinnovabili)

Sono questi, in estrema sintesi, i risultati 2022 del progetto HOVE (Hera Oli Vegetali Esausti), focalizzato sul recupero degli oli di scarto di cucina, frutto sia delle raccolte urbane nei territori dove il Gruppo Hera svolge il servizio di igiene urbana, che delle partnership con grandi gruppi della ristorazione, di cui gestisce e valorizza questi preziosi scarti di cucina. (gonews)