Trump all’Ue: comprate petrolio e gas Usa o saranno dazi senza fine

New York, 20 dic. – “Ho detto all’Unione Europea che devono compensare il loro enorme deficit con gli Stati Uniti tramite l’acquisto su larga scala del nostro petrolio e gas. Altrimenti, saranno DAZI fino in fondo”. A scriverlo sulla piattaforma Truth Social è stato il presidente eletto Donald Trump, che all’una del mattino negli Usa, le 7 del mattino in Italia, ha deciso di aprire la giornata con una minaccia economica agli alleati. (Agenzia askanews)

Su altri giornali

Donald Trump affida a Truth l'avvertimento a Bruxelles, proprio mentre l'Ue cerca disperatamente di evitare una guerra... L'Europa acquisti gas e petrolio americani su ampia scala se non vuole dazi. (Virgilio)

Avvertiva Mark Twain - non si ripete, ma spesso fa la rima». Ieri ha lanciato questo avvertimento a Bruxelles: «Ho detto all’Unione Europea che devono compensare il loro enorme deficit con gli Stati Uniti, attraverso l’acquisto su larga scala del nostro petrolio e del nostro gas. (la Repubblica)

E mentre lo speaker della Camera Mike Johnson continua a cercare un accordo sul budget che soddisfi sia i colleghi di partito che i democratici, il tycoon torna a parlare di dazi e avverte l'Ue che i suoi stati membri devono comprare più petrolio e gas americani, o si troveranno ad affrontare le tanto temute barriere sulle esportazioni verso gli Stati Uniti (il Giornale)

Altrimenti sono dazi. Su gas e petrolio Trump vuole l'Ue ai suoi piedi

Obiettivo comune: Trump e Putin vogliono ‘uccidere’ l’Europa ROMA – Uno guarda ai soldi che può fare, l’altro guarda sempre ai soldi ma li nasconde dietro la smania di trasformarsi ed essere acclamato come nuovo Zar del ricreato grande impero russo. (Dire)

La minaccia di Trump fa seguito alle proposte già avanzate da Bruxelles, secondo cui gli Stati membri potrebbero acquistare più Gnl statunitense, che è stato un'ancora di salvezza dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina (Sky Tg24 )

Ma ora che ha vinto le elezioni e sta per insediarsi il prossimo 20 gennaio, il registro no… Le avvisaglie c'erano tutte, già durante la campagna elettorale il tycoon aveva minacciato dazi e tariffe verso tutti, includendo anche il Vecchio Continente. (L'HuffPost)