Taglio al cuneo fiscale, così diventerà strutturale: Durigon annuncia «aumenti fino a 100 euro in più»

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PNRR Ponte sullo Stretto Migranti

«Forse non è chiaro, ma il taglio del cuneo fiscale con questa manovra diventa strutturale. E ancora dobbiamo sentirci dire che questa manovra non dà prospettive...». Claudio Durigon è il sottosegretario al Lavoro, oltre che il vicesegretario federale della Lega. A renderlo orgoglioso non è soltanto il tema delle tasse sul lavoro: «Questa è una manovra piena di futuro. E nonostante quel che dicono le opposizioni, tutti gli indicatori — inclusi quelli del Pnrr — certificano che il governo sta lavorando bene». (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e vicesegretario federale della Lega. "Forse non è chiaro, ma il taglio del cuneo fiscale con questa manovra diventa strutturale. (Italia Oggi)

Con la prossima legge di Bilancio il governo confermerà il taglio del cuneo fiscale e la rimodulazione dell'Irpef per il 2025. In questo modo, soprattutto chi guadagna fino a 35mila euro l'anno, continuerà a beneficiare degli sconti fiscali degli ultimi anni che sommati arrivano fino a oltre un centinaio di euro al mese. (ilmessaggero.it)

La manovra accelera, e plana questa sera sul tavolo del consiglio dei ministri insieme al documento programmatico di bilancio (Dpb) da inviare a Bruxelles e al decreto collegato per completare l’impianto delle coperture. (Il Sole 24 ORE)

La scelta dei tagli affidata ai ministri. Per la Sanità tre miliardi in più

Il Documento programmatico di Bilancio è atteso in Consiglio dei ministri domani sera per l'approvazione, per poi essere notificato a Bruxelles e se l'esecutivo tira dritto sulla necessità di allineare le accise di benzina e diesel, l'ipotesi di una tassa sugli extraprofitti crea ancora disordini nella maggioranza. (Italia Oggi)

Confermati il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro e l'Irpef a 3 aliquote, misure che diventano strutturali. (Fanpage.it)

ROMA – I tagli ai ministeri ci saranno in manovra. Più che lineari e imposti dall’alto – «O agite voi o faccio la parte del cattivo», aveva detto nei giorni scorsi il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – saranno «flessibili». (la Repubblica)